Riflettere sul significato di “legalità” e sull’importanza del rispetto delle leggi, dei diritti e dei doveri, nella consapevolezza, soprattutto, che sui banchi di scuola non s’imparano solo contenuti ma anche regole di vita.
Con questi propositi gli alunni delle classi di IIa e IIIa Media dell’Istituto Comprensivo di Pellezzano hanno seguito ed approfondito un tema di grande importanza, nell’ambito del Progetto “Educazione alla legalità", curato dal giudice Sante Massimo Lamonaca e fortemente voluto, per il decimo anno consecutivo, dall’Amministrazione Comunale.
Il progetto, cominciato lo scorso 12 marzo, volge al termine. Domani sabato 20 aprile, presso il Teatro Municipale di via Della Quercia a Capezzano, si svolgerà il penultimo incontro sul tema: Hacking e Criminalità Informatica: il Web oscuro. L’esperto informatico Mario Corso, C.T.U. della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Salerno, si soffermerà con gli studenti sui pericoli di internet, sull’evoluzione del fenomeno e sulle strategie di contrasto.
"La scuola è la prima istituzione con cui ci confrontiamo. Il primo volto che le istituzioni assumono è quello degli insegnanti. Le prime leggi che ci insegnano a rispettare sono quelle legate alla disciplina scolastica. Ecco perché la scuola è il terreno adatto per parlare di legalità. E i bambini possono diventare i primi comunicatori della legalità. Una cultura della legalità, intesa nella sua accezione più ampia, che si impara a scuola anche con il contributo delle istituzioni locali ",commenta il sindaco di Pellezzano Carmine Citro.
"Gli studenti di Pellezzano stanno partecipando in maniera propositiva al progetto, conclude il dott. Lamonaca. Interagiscono con i relatori e con i testimoni che di volta in volta parlano delle proprie esperienze. Sono vivaci, ma intelligenti; curiosi, ma anche critici, attenti e interessati".