La Fipsas di Salerno ( Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) e l’associazione “Amici della Valle dell’Irno”, in virtù del protocollo d’intesa siglato lo scorso 30 settembre con il Parco Urbano dell’Irno, in occasione della giornata dedicata la progetto “ Trota Macrostigma”, hanno organizzato un programma di interventi finalizzato alla pulizia delle sponde del fiume Irno dai rifiuti.La stessa iniziativa è stata portata a termine per rendere accessibili i laghetti per la pesca sportiva. Sono stati impegnati almeno venti volontari per tre giornate di intenso e appagante lavoro. Sono stati rimossi circa 7 quintali di rifiuti di ogni genere, disseminati su oltre 300 metri di asta fluviale e ripuliti circa 50 metri di sponda lacuale dalla vegetazione infestante. Nell’area ripulita è stato possibile ricavare 10-15 postazioni di pesca, in precedenza inesistenti.<<Il 30 settembre, giorno della firma del protocollo – dichiara il presidente provinciale Fipsas Silvio Cammarota – ha segnato una svolta fondamentale nel futuro del Parco Urbano dell’Irno, poiché le istituzioni (Comuni di Pellezzano e Baronissi) insieme alle associazioni, ai volontari e a tanti cittadini comuni hanno assunto consapevolezza delle enormi potenzialità di fruizione di quest’area protetta sub-urbana>>.In questo mese sono state attivate le tessere giornaliere, mensili e semestrali per accedere alle postazioni riservate alla pesca sportiva. La presenza di pescatori che, per praticare l’attività alieutica, dovranno rispettare un regolamento molto restrittivo e pagare i diritti fissati dall’ente parco, consentirà anche di avere delle sentinelle sempre pronte a segnalare ogni abuso ai danni dell’ambiente fluviale. Ovviamente l’impegno dei volontari della Fipsas non è terminato perché tanto resta ancora da fare.I prossimi obiettivi sono: ripulire dai rifiuti il restante tratto fluviale ricadente nel parco e ripulire la vegetazione infestante dei due laghetti più a valle per consentire l’accesso ai pescatori sportivi.<< Siamo soddisfatti del lavoro che si ta facendo per rendere interamente fruibile questa straordinaria oasi naturalistica – commenta il consigliere regionale Eva Longo, promotrice, nel 2008, della istituzione del Parco Urbano dell’Irno. – A poche centinaia di metri dal tessuto urbano della città capoluogo, abbiamo un contesto tipicamente montano e incontaminato che per anni è stato inaccessibile. Non possiamo disperdere questo patrimonio della natura, – conclude – ma dobbiamo fare tutto il possibile per valorizzarlo e promuoverlo come luogo di forte attrazione turistica>>.

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