Amianto non rimosso: la protesta continua. Non si placa, a Montecorvino Rovella, la rabbia dei cittadini decisi ad andare avanti nella loro battaglia. Spaventati per il pericolo che leternit rappresenta per la salute della collettività, chiedono un intervento urgente di chi di competenza. In primis, a mobilitarsi, è il movimento civico Prima i Cittadini che, attraverso la voce del presidente Mariano Iodice, qualche giorno fa aveva acceso nuovamente i riflettori sulla questione: Nella nostra Montecorvino Rovella – aveva detto – esistono casi che inspiegabilmente non ricevono la dovuta attenzione e che, in qualità di presidente del Movimento Civico Prima i Cittadini, e quindi portatore della comunità, stiamo denunciando da sei mesi. Ci riferiamo, nello specifico, all’edificio ex Sida, Giannattasio e Franchetti. Dei tre ci risulta che il solo edificio Giannattasio sta ottemperando alla dovuta per legge rimozione, e da parte nostra a nome della comunità vanno i nostri ringraziamenti. Veniamo agli altri due casi e in questa sede allo stabilimento Franchetti. Abbiamo nei mesi scorsi già evidenziato e denunciato al Comune come vi fosse presente eternit sui tetti, come secondo le testimonianze degli operatori ecologici vi fosse travaso di percolato sul suolo, come residenti della frazione San Martino lamentassero forti miasmi provenienti dal sito. Tali denunce di Prima i Cittadini sono rimaste inascoltate. La rabbia resta, visto il pericolo che lamianto rappresenta per la salute. I cittadini intendono andare avanti nella loro battaglia e chiedono interventi urgenti ed immediati delle istituzioni. 

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