Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Conferenza Permanente Regione – Autonomie locali per esprimere il parere sulla proposta di Piano Regionale di Bonifica. Ai lavori, presieduti dall’assessore alle Autonomie Pasquale Sommese, ha partecipato l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano. Erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti della Provincia di Napoli, della Provincia di Salerno, del Comune di Salerno, dell’Anci, della Lgea delle Autonomie, dell’Anpci, dell’Aiccre e dell’Arpac. La Conferenza ha espresso parere favorevole sulla proposta, che individua i siti da bonificare presenti sul territorio, definisce l’ordine di priorità degli interventi sulla base di una valutazione comparata del rischio e stima gli oneri finanziari necessari per le attività di bonifica. "Pianificazione, programmazione e governo del territorio – ha detto l’assessore Sommese – sono al centro della nostra iniziativa di governo. Il Piano Bonifiche è un pezzo importante di questa attività. "Sulla base delle indicazioni contenute nel PTR e decise dalla Commissione Europea svilupperemo nei prossimi mesi anche su questi versanti una adeguata concertazione territoriale, al fine di pervenire ad una condivisione da parte delle Autonomie sui temi e sulle scelte di sviluppo e di crescita della Campania e dei suoi Sistemi territoriali", ha concluso Sommese. "Il Piano – ha aggiunto l’assessore Romano – è stato redatto dall’ARPAC che si è avvalsa di un gruppo di supporto dell’Assessorato all’Ambiente e rivede quello del 2005, aggiornandone le informazioni e adeguandolo alla nuova normativa e, in particolare, al Testo Unico per l’Ambiente. Un passo in avanti verso la pianificazione complessiva regionale attuata dalla Giunta Caldoro: il Piano bonifiche si affianca infatti agli altri due Piani già approvati, il Piano di gestione dei rifiuti urbani e il piano di gestione dei rifiuti speciali. I siti individuati sono stati raggruppati in tre elenchi, in base alla tipologia di interventi da adottare: l’Anagrafe dei Siti da Bonificare (ASB); il Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati (CSPC) locali; Il Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati nei Siti di Interesse Nazionale (CSPC SIN). In più sono state individuate sette "Aree Vaste", che rappresentano una svolta nella programmazione in tema di bonifiche: si è tenuto conto del fatto che vi sono zone del territorio caratterizzate dalla presenza di più siti inquinati o potenzialmente inquinati e che vanno indagate quindi nel loro insieme. Di conseguenza anche gli interventi di bonifica e di riqualificazione ambientale saranno attuati con un approccio sistemico e non più episodico. Inoltre il Piano, oltre a gerarchizzare i siti sui quali intervenire individuando le priorità da affrontare, contiene anche una stima dei costi necessari per la sua attuazione. Adesso il Piano passerà all’attenzione della Giunta per l’adozione e comincerà poi l’iter necessario alla approvazione definitiva che prevede la pubblicazione per trenta giorni e la presentazione di osservazioni nei trenta successivi. In base al cronoprogramma dell’Assessorato all’Ambiente, il Piano sarà approvato dal Consiglio Regionale entro il mese di dicembre", ha concluso Romano. SCHEDA TECNICA 1) Anagrafe Siti da Bonificare L’anagrafe dei siti da bonificare contiene tutti i siti, compresi quelli ricadenti nel perimetro dei siti di interesse nazionale, che dal punto di vista dell’iter procedurale ricadono nei seguenti casi: interventi di bonifica conclusi; interventi di bonifica in corso; interventi di bonifica da avviare, per accertato stato di contaminazione ai sensi del D.Lgs. 152/2006. Le discariche rappresentano la tipologia maggiormente presente in anagrafe. Per quasi la totalità di esse, le procedure di bonifica sono state avviate a valere sulle risorse di cui alla Misura 1.8 del POR Campania 2000-2006 per gli interventi su aree pubbliche e/o di competenza pubblica inserite nell’edizione 2005 del PRB. Delle n. 146 discariche su cui è stata effettuata la caratterizzazione ambientale, n. 98 sono state inserite in anagrafe, in quanto hanno svolto le successive fasi dell’iter di bonifica. 2) Censimento dei siti potenzialmente contaminati Nel Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati sono stati inclusi tutti i siti non di interesse nazionale, per i quali sia stato già accertata una contaminazione che possa comportare ancora un rischio di aggravamento della situazione di contaminazione. I siti presenti nel CSPC sono 128. 3) Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati di Interesse Nazionale Nel Censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati di Interesse Nazionale sono inclusi tutti i siti censiti ricadenti all’interno del perimetro provvisorio di un SIN, ovvero, qualora il SIN sia assoggettato ad intervento di sub-perimetrazione, tutte le aree che, a valle dell’intervento, siano state censite come potenzialmente inquinate ai sensi del DM 16.05.89 a prescindere dal superamento delle CSC e per le quali devono essere avviate, o sono già state avviate, le procedure di caratterizzazione. Il numero totale dei siti presenti nel CSPC SIN è al momento pari a 2.823.