A Pontecagnano, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il pluripregiudicato F.C., 35enne del luogo, ritenuto dagli inquirenti contiguo al clan camorristico “PECORARO – RENNA”, operante nell’area a sud della provincia salernitana, dovendo scontare la pena definitiva di 4 anni di reclusione, e 1.000 €uro di multa, per concorso in estorsione aggravata dall’intimidazione del vincolo associativo, commessa a Pontecagnano il 24 dicembre 2011.
All’epoca, insieme ad altri pregiudicati fra cui Raffaele Del Pizzo, si fecero consegnare 1.500 €uro, quale “assicurazione per evitare qualsiasi problema”, dal titolare di una ditta di calcestruzzi del posto.
Espletate le formalità di rito, Felice Carraturo è stato rinchiuso nel carcere di Fuorni.
Sempre a Pontecagnano, i Carabinieri hanno tratto in arresto il 48enne C.V., in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento degli arresti domiciliari disposta dalla Corte d’Appello di Salerno.
I militari hanno riscontrato una serie di violazioni commesse dall’uomo, fra cui la detenzione di hashish oltre che ospitare persone non rientranti nel suo nucleo familiare o fra coloro i quali potevano offrirgli assistenza, alle prescrizioni imposte dai domiciliari, cui era stato ammesso a godere a seguito dell’arresto del 10 agosto 2017, allorquando venne sorpreso alla guida della sua auto con 1 kg e 200 grammi di cocaina nascosta nella ruota di scorta.
Anche per lui si sono aperte le porte del carcere di Fuorni.
A Montecorvino Rovella, invece, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il cittadino extracomunitario R.H., 39enne di origini marocchine, gravato da numerosi precedenti penali, condannato alla pena definitiva di 1 anno e 4 mesi di reclusione, e 1.400 €uro di multa, per spaccio di sostanze stupefacenti, commesso a Prato il 12 settembre 2014.
Quel giorno, nel corso di un’operazione di polizia finalizzata a contrastare i reati nello specifico settore, l’extracomunitario venne sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina, al prezzo di 50 €uro, ad un 44enne del luogo.
Il 39enne di origini marocchine sconterà la pena ai domiciliari nella sua abitazione sui Picentini.