Sono cinque i progetti (di cui quattro di studenti dell’ateneo salernitano) che
sono stati premiati, oggi pomeriggio, nell’ambito della Start Cup Campania 2012
che si è tenuta nell’Aula magna "Vincenzo Buonocore" dell’Università degli
Studi di Salerno. Al primo posto il progetto su "Sviluppo di dosimetri
nanostrutturati", a seguire "Mangatar", "Newmatt", "In.Ki.Dia." e "Reagenti per
cellule plasmacitoidi". "Sono già alcuni anni – spiega il Rettore Raimondo
Pasquino – che ci misuriamo con interessanti progetti portati avanti dai
giovani. Oggi ne sono stati presentati dieci molto validi e di questi, cinque
andranno alle selezioni nazionali". Sulla ricerca e lo studio, poi, Pasquino
spiega: "Stiamo pagando tagli diventati sempre più pesanti. La spending review,
nel suo principio di ridurre gli sprechi, ci vede in questo virtuosissimi, il
problema è che non riusciamo più a sopportare i tagli". Alla premiazione, al
quale hanno partecipato anche il sottosegretario Marco Rossi-Doria, e Gennaro
Lodato, vice presidente Confindustria Salerno, è intervenuto Guido Trobetti,
assessore all’Università e alla Ricerca della Regione Campania, il quale ha
detto: "Senza la crescita della cultura nel suo complesso, non c’é progresso.
Il Paese è in difficoltà e tutti i settori ne risentono ma bisogna fare ogni
sforzo per allontanare queste difficoltà ma credo che non si debba chiedere
sviluppo ma progresso e questo si ha solo facendo salire tutto il mondo del
sapere". L’assessore, poi, si sofferma sulla questione dei fuoricorso e
rimarca: "Non sono d’accordo con una politica che mette ai margini i
fuoricorso. Può capitare un momento particolare nella vita di ognuno che lo
porti a rallentare e per questo non deve certamente essere penalizzato. Anche
io mi sono laureato con una sessione di ritardo perché mi sono ammalato e non
per questo mi sono sentito personaggio negativo". All’incontro ha partecipato
anche Guido Arzano, presidente Camera di Commercio di Salerno, il quale ha
ribadito che "con l’ateneo stiamo lavorando insieme per progettare il futuro.
Stiamo sostenendo anche la Scuola di Giornalismo perché vogliamo contribuire a
dare una prospettiva seria ad una realtà molto importante come questa".