Spunta un possibile acquirente della Nocerina. La notizia è trapelata a margine della riunione che si è tenuta ieri sera nel quartier generale di Giovanni Citarella. Si tratterebbe di Giovanni Lombardi che negli anni passati ha avuto esperienze con Salernitana e Casertana sino a diventare presidente della Cavese per poi abbandonare il club aquilotto. Di questa trattativa si è parlato durante l’incontro, quasi un accenno, probabilmente per non distrarsi dalle incombenze che hanno scadenze ormai prossime e non farsi trovare impreparati nel caso saltasse l’eventuale trattativa. C’è già un primo appuntamento, lunedì sera Lombardi incontrerà Citarella. Ed in attesa di verificare le intenzioni del possibile nuovo padrone della Nocerina, continua il lavoro del comitato nato per dare un futuro, non si sa quanto lungo, alla società ed alla sua squadra. La riunione si è conclusa a tarda notte, poco dopo l’una. Al tavolo i componenti, non tutti, del comitato che sta lavorando alla soluzione della crisi. Non c’era, ad esempio, nessun rappresentante del comune di Nocera Inferiore; al contrario era presente il sindaco di Nocera Superiore, Gaetano Montalbano. Il problema resta la fideiussione bancaria da presentare entro il prossimo 16 luglio, è questo lo scoglio più difficile da superare. Bisogna trovare i fondi necessari. E si è parlato di nuovi soci, contributi, sponsorizzazioni. Ci si è lasciati più rincuorati di qualche giorno fa. Ci si è aggiornati a lunedì sera per una nuova riunione. Intanto in molti si chiedono se, una volta trovati i fondi, quale sarà il futuro della Nocerina? Si giocheranno le prossime partite del campionato di Lega Pro, edizione 2013/2014. E poi? Cosa succederà. Il prossimo anno tutti di nuovi impegnati in un’altra, lunga e, per alcuni versi, mortificante colletta? Qualcuno vorrebbe un progetto di più ampio respiro. Una programmazione che va oltre e che guarda al futuro con una società in grado di affrontare con serenità il calcio di domani. Giovani in campo, vivaio locale per individuare nel territorio i professionisti del pallone, collaborazione con tutte le altre realtà calcistiche giovanili, insomma creare una filiera che possa dare ossigeno ad una società calcistica che deve diventare un’azienda. 

Nello Ferrigno
 
 

 

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