Potrebbe essere doloso l’incendio che ieri sera si è sviluppato nei vecchi e abbandonati uffici dello stabilimento Cirio in via Cauciello a Pagani. Lo sospettano i carabinieri che stanno indagando sul rogo. Maggiori elementi potranno arrivare dal verbale dei vigili del fuoco che sono intervenuti per domare le fiamme. Non ci sono feriti ma solo danni alle cose che erano state abbandonate nei locali. In quegli uffici, quando lo stabilimento Cirio era attivo e produttivo, si svolgevano tutte le attività amministrative. Ed era in quelle stanze che gli operai stagionali si recavano per l’assunzione prima di entrare in fabbrica per la lavorazione del pomodoro, una risorsa che ha consentito a migliaia di persone nell’intero comprensorio della Valle del Sarno di lavorare. I volontari della Papa Charlie sono intervenuti per soccorrere una donna anziana che vive in una casa che confina con lo stabile andato in fiamme. Le fiamme sono state domate dai caschi rossi dopo oltre due ore di lavoro.
Lo stabilimento Cirio cessò definitivamente la sua attività nel Duemila. L’estate precedente sotto quei capannoni a ridosso della linea ferroviaria e nel pieno centro storico della città, furono lavorati 210 quintali di pomodoro. La decisione di chiusura fu comunicata nel gennaio del 2000 dai dirigenti del gruppo al comune di Pagani con una nota di poche righe, che non forniva alcuna spiegazione sul futuro occupazionale. Da allora nulla più è stato prodotto sotto i capannoni. E nessun operaio mise piede negli uffici di via Cauciello che ieri sera sono andati parzialmente distrutti dalle fiamme.