"Una bella partita che si apre, per riformare la politica, rinnovarla, renderla credibile". Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in un video sul suo blog – www.caldoropresidente.it – interviene così nella discussione delle candidature alle primarie del Pdl, che lo vedrebbero in corsa. Caldoro esclude che si tratti di "ambizioni personali", ma lancia comunque la "sfida" e ricorda che la questione "non è solamente di persone", ma di "temi", mantenendo la Campania come punto fermo, come priorità. "La mia partecipazione diretta – dice – non l’ho chiesta né ho fatto un passo avanti". Ciò che preme è che si pensi soprattutto ai problemi: "L’area moderata e riformista deve riuscire a rappresentare un grande pezzo del Paese, il Mezzogiorno, che non sono problemi separati dal resto". Un Sud "orgoglioso" e che "vuole crescere", ribadisce nel video, che rappresenta "un pezzo importante dell’Europa". Sono questi i temi che Caldoro ritiene di dover rappresentare "in tutte le forme possibili, ma non con l’autocandidatura o forme di narcisismo o ambizione personale". "Sono pronto a sostenere qualsiasi candidatura che possa rappresentare questi problemi – sottolinea – Se, però, questi non dovessero essere rappresentati nelle forme dirette, più efficaci, convincenti, allora nessuno potrà sottrarsi da un impegno diretto o fare un passo indietro". Questo, chiarisce, "non con la logica dell’ambizione personale, dell’interesse dei singoli, ma per portare avanti questi obiettivi, queste idee". Per affrontare la crisi economica, c’é bisogno della "buona politica", quella che sia in grado di "affrontare e risolvere i problemi dei cittadini". Sono loro, i cittadini-elettori che vanno coinvolti. Quindi, ben venga lo strumento delle primarie, "strumento di democrazia", ma guardando al modello americano, anche perché le precedenti esperienze in Italia "non sono state virtuose, hanno mancato di trasparenza e partecipazione". "Si può e si deve fare di più e meglio – conclude – è uno strumento che si può utilizzare".