"Un mese fa si candidava a diventare il Monti della Campania, oggi non gli dispiacerebbe essere il successore di Berlusconi: non c’é che dire, le uscite di Stefano Caldoro sono davvero singolari": lo afferma, in una nota, il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Andrea Cozzolino.    "E’ incoerente ed assurdo, appellarsi, come ha fatto ripetutamente Caldoro, all’unità delle forze istituzionali, sociali ed economiche per risolvere i problemi della Campania, chiedendo alle forze politiche di superare gli steccati tra destra e sinistra e poi rendersi disponibile a candidarsi alle primarie per la leadership del Pdl – sottolinea – Quale messaggio si lancia ai cittadini campani, alle forze produttive, al mondo del lavoro rispetto alla prerogativa e all’importanza del ruolo istituzionale di presidente della Regione Campania?". "Non è certamente così, con queste uscite al limite dell’estemporaneo, che la nostra regione riacquista peso e credibilità, dopo le tante battute d’arresto subite, come sul termovalorizzatore di Acerra, di cui prima si è avallato l’acquisto attraverso apposite delibere, e poi si è dovuto chiedere il ritiro del provvedimento; come sui fondi europei, dove siamo stati commissariati e siamo ultimi in Europa; o come sui fas 2007/2013, affidati e delegati ad un’agenda nazionale, che ne indica priorità e ed equilibri di bilancio, senza coinvolgere il sistema istituzionale territoriale, economico e produttivo della nostra regione", aggiunge. "Il deciso cambio di passo deve avvenire nell’azione di governo. Altrimenti, se questo non è, si condanna la Campania sempre più alla marginalità", conclude Cozzolino. 

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