Come esattamente si svolga la discussione in camera di consiglio non è dato sapere. Certo è che l’impegno richiesto ai giudici Anna Allegro, Pietro Giocoli e Paolo Valiante va in una doppia direzione: non solo stabilire quali e quanti tra gli imputati siano colpevoli o innocenti, ma anche scrivere immediatamente le motivazioni della loro decisione. Per questo, come lo stesso Presidente Allegro ha detto alla fine dell’udienza di ieri, non si tratterà di ore, ma di giorni. Perché il collegio ha voluto optare per la cosiddetta sentenza <contestuale>, che avrà effetti immediati anche per i passi successivi delle parti alle quali il codice concede 15 giorni , dal momento del deposito delle motivazioni, per presentare eventuali ricorsi in Appello. L’attesa è snervante. Le stanze che accolgono, da ieri, la Camera di Consiglio di <linea d’ombra> si trovano all’interno della cittadella giudiziaria di Nocera Inferiore: 3 camere da letto , altrettanti bagni, e un’ampia sala comune, nella quale il Giudice relatore , Paolo Valiante, che materialmente scriverà le motivazioni, ha portato due computer, oltre, ovviamente, alle migliaia di pagine di documenti depositati da accuse e difesa. E’ la prima volta che una Camera di Consiglio per <sentenza contestuale> si svolge all’interno del presidio di giustizia nocerino, tanto è vero che ieri mattina, per verificare che tutto fosse in ordine, ad un certo punto è arrivato a dare un’occhiata anche il Presidente del Tribunale, Catello Marano, che insieme al presidente di Collegio, Allegro, ha compiuto un breve sopralluogo di verifica. I luoghi a ridosso della e inaccessibili a chiunque, se non al personale di cancelleria del Collegio e agli addetti alla refezione.
Michela Giordano