I Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, retto dal Colonnello Paolo Rota Gelpi, hanno recuperato "un testimonianza archeologica di inestimabile valore trafugata 25-30 anni fa in zona archeologica Ercolano-Pompei". "Si tratta della testa di una statua funeraria riconducibile al periodo tra l’anno 100 avanti Cristo e l’anno 50 dopo Cristo" che, esaminata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Archeologici di Parma, "ha destato enorme interesse nell’ambiente culturale e archeologico e probabilmente raffigura il volto di Agrippina Minore, ovvero Giulia Agrippina Augusta, madre dell’imperatore Nerone". "Il prezioso manufatto – spiegano i carabinieri di Piacenza – è stato custodito per tanti anni da un professionista che ha tentato di venderlo, ma per il suo valore storico scottava troppo per trovare un mercato".