Con il 67,82% di voti a favore, il referendum confermativo dei lavoratori della CSTP – Azienda della Mobilità – S.p.A., società in liquidazione, indetto ieri, ha confermato il “si” all’ipotesi di accordo che i vertici aziendali ed i delegati provinciali delle organizzazioni sindacali di categoria hanno sottoscritto il 20 dicembre scorso rispetto alle misure che saranno adottate per la gestione degli esuberi di personale.
Su 574 aventi diritto, 492 lavoratori si sono recati nei seggi allestiti tra i depositi di Cava dei Tirreni, Pagani e Fuorni (oltre che in alcune postazioni mobili), per esprimere la propria preferenza. 333 i “si” (67,82%) e 146 i “no” (20,73%), 13 le schede nulle (2,09%).
"Con circa il 68% dei voti a favore – ha spiegato il Presidente del CdL Mario Santocchio – i lavoratori hanno confermato il sostegno al piano aziendale per la gestione degli esuberi che permetterà di evitare i licenziamenti. Questo è un risultato importante che ci consente di proseguire il percorso per il risanamento ed il rilancio dell’Azienda. Plaudo al senso di responsabilità dimostrato prima dai sindacati e poi dai lavoratori che hanno fatto si che si raggiungesse il quorum necessario per la validità del referendum. Siamo la prima azienda in Italia, sull’esempio della Fiat, ad aver fatto ricorso ad una procedura referendaria per rendere i lavoratori compartecipi delle scelte aziendali in un momento in cui ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte per salvare questa Società. Noi abbiamo scelto di avviare una fase di dialogo con i lavoratori per condividere scelte importanti che si consentiranno di uscire dalla fase di crisi. Ora tocca agli enti soci fare la loro parte. Gli adempimenti amministrativi per la definizione delle procedure necessarie alla ricapitalizzazione da parte degli enti vanno ultimati entro il 26 gennaio prossimo. Un ringraziamento va a tutti coloro che stanno dando il loro contributo per il rilancio della CSTP S.p.A. Un grazie particolare al Presidente della Provincia Antonio Iannone e all’Assessore provinciale Luigi Napoli perché, grazie all’anticipazione di cassa di oltre tre milioni garantita a dicembre scorso, abbiamo potuto assicurare ai lavoratori il pagamento dello stipendio e della tredicesima, facendo si che il referendum di ieri si svolgesse in un clima di maggiore serenità e ottimismo.”.