Arriva la relazione semestrale della DIA, riferita al II semestre del 2017.
In particolare, le operazioni di maggiore rilievo condotte dalla Sezione Operativa DIA di Salerno, guidata dal colonnello Giulio Pini, nel periodo in riferimento, sono quella
del 12 settembre 2017, nell’ambito dell’operazione "SCUDO". Il personale della Sezione Operativa DIA di Salerno aveva notificato l’avviso della conclusione delle in-dagini preliminari a 7 indagati, ritenuti responsabili di bancarotta fraudolenta, in relazione al dissesto che ha interessato, nel 2011, il locale I.A.C.P. Il 9 novembre del 2017, invece, nell’ambito dell’operazione "PORTA OVEST", il personale della Sezione Operativa DIA di Salerno aveva notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari a 33 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, dei reati di malversazione a danno dello Stato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, tutto in relazione allo svolgimento dei lavori di assegnazione e realizzazione dell’omonima opera pubblica insistente su questo capoluogo. L’ 11 dicembre 2017, poi, era stato eseguito il sequestro preventivo di beni (immobili, mobili registrati, terreni, quote societarie e rapporti di credito) per un valore di 31 milioni di euro, nei confronti di 9 indagati e 2 persone giuridiche, ritenute responsabili, nell’ambito della citata operazione, di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e malversazione a danno dello Stato;
Il 26 settembre 2017, nell’ambito dell’operazione "SARASTRA", il personale della Sezione Operativa DIA di Salerno aveva notificato l’avviso di conclusioni delle indagini e contestuale informazione di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno-DDA nei confronti di vari indagati, tra cui l’ex sindaco di Scafati Aliberti, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di scambio elettorale politico-mafioso, minaccia aggravata, violenza privata ed estorsione, reati commessi con l’aggravate dal metodo mafioso. Il 26 ottobre 2017, nell’ambito dell’operazione "SARASTRA", era stato notificato l’avviso di conclusioni delle indagini e contestuale informazione di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno-DDA nei confronti di vari indagati, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di abuso di ufficio, con l’aggravate dal metodo mafioso, in relazione all’aver favorito e tratto reciproco vantaggio dall’attività delle due società di onoranze funebri nel territorio del Comune di Scafati, pur essendo le stesse diretta espressione di altrettanti sodalizi di camorra (clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia e clan Matrone di Scafati).
Nel contempo, la commissione d’indagine nominata dal Prefetto di Salerno ed insedia-tasi presso quel Comune ha terminato il proprio lavoro, la cui refertazione è stata trasmessa dallo stesso Prefetto al Ministro dell’interno, per le decisioni in merito alla sus-sistenza di infiltrazioni della locale criminalità organizzata in quell’Ente pubblico. Il 27 gennaio 2017, su conforme proposta del Ministro dell’interno, il Consiglio dei Ministri aveva deliberato lo scioglimento per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata del Consiglio comunale di Scafati. A seguito di ciò, il 30 gennaio 2017, il Presidente della Repubblica ha nominato la Commissione Straordinaria per il Comune di Scafati ancora in attività.
Le attività investigative finalizzate alla prevenzione e repressione di tentativi di infiltrazione negli appalti pubblici, esperite nel corrente semestre, hanno riguardato soggetti interessati non solo nella realizzazione di infrastrutture e insediamenti strategici di cui alle opere classificate d’interesse nazionale, ma anche alla realizzazione di opere pubbliche di particolare interesse locale.
In tale contesto, d’iniziativa, sono state identificate e monitorate numerose società im-pegnate in opere pubbliche in corso a Salerno e provincia aventi importi oltre soglia.
In tale ambito, nel periodo d’interesse la Sezione Operativa DIA di Salerno ha fornito informazioni ex art. 91 d.lgs.159/2011 e "white list" alla locale Prefettura, nonché afferenti alla ricostruzione post-sisma, sul conto di 857 società e 3615 persone fisiche.
Sono state altresì monitorate d’iniziativa n. 12 imprese e 275 persone, con contestazioni amministrative di varia natura.