L’amministrazione comunale di Nocera Inferiore ha revocato la delibera finita nell’inchiesta dell’Antimafia e che ha portato quattro persone in carcere con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso. Il provvedimento era stato prima sospeso ed infine revocato. Questo ha provocato una dura reazione delle forze politiche di opposizione che nei mesi scorsi avevano sollecitato l’amministrazione a prendere posizione sulla delibera che prevedeva, con un atto di indirizzo, la costruzione di una casa famiglia al quartiere Montevescovado. «Ora il sindaco – ha detto il consigliere comunale Tonia Lanzetta – deve spiegare alla città perchè la delibera non è stata subito revocata. Cosa aspettava, il quarto arresto?». Lanzetta si riferisce al provvedimento restrittivo che il 12 gennaio scorso ha portato in carcere l’ex vice sindaco Antonio Cesarano ritenuto dagli inquirenti l’intermediario tra il boss Antonio Pignataro, che avrebbe avuto interessi alla realizzazione dell’edificio, e l’ex consigliere comunale Carlo Bianco e l’aspirante consigliere comunale Ciro Eboli, arrestati tutti e tre il 21 agosto scorso. L’accusa è di scambio elettorale politico mafioso. Eboli, ed in particolare Bianco, si sarebbero prodigati affinchè la delibera venisse approvata in cambio di voti alle elezioni amministrative di giugno. Entrambi, però, non sono stati eletti. «Lanzetta – ha replicato Torquato – stia tranquilla, non difendiamo interessi né grovigli. Sospendemmo la delibera in via cautelativa, come consentito dalla legge, fino a revocarla oggi. C’è differenza tra la sua opposizione, prodiga solo di chiacchiere e insulti e la responsabilità di governare con equilibrio».

Nello Ferrigno

carabinieri al comune di nocera

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