Il rinvio a luglio del pagamento della Tares, la nuova tassa sul servizio di igiene urbana, potrebbe creare a breve una nuova emergenza rifiuti, in particolare in Campania, viste le difficoltà che i Comuni hanno con le riscossioni della tassa che porta quale primaria conseguenza la problematica relativa ai pagamenti delle spettanze dovute alle aziende che gestiscono il serivzio di raccolta dei rifiuti sul territorio. La situazione potrebbe precipitare, lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, più che preoccupato per questa nuova vicenda che sta mettendo in apprensione tutti i sindaci d’italia, tanto che l’Anci potrebbe prendere presto posizione sulla decisione del Governo di rinviare il pagamento della Tares.

In provincia di Salerno, come in tutta la Campania, la situazione è complicata a dir poco. Salerno comincia a presentare cumuli di rifiuti ovunque, visto che l’impianto di trasferenza di Sardone si ferma da oggi, e con i lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2 in perenne stato di agitazione per via degli stipendi arretrati non ricevuti. Anche per il Consorzio di Bacino Sa 1 i problemi sono molteplici. Restano fermi molti automezzi perché il Consorzio non ha la liquidità necessaria per pagare quanto dovuto ai proprietari delle officine che hanno provveduto a rimetterli a posto. Sul fronte stipendi, anche se con ritardo, i lavoratori dei vari cantieri hanno percepito quello di dicembre, ma siamo già a febbraio e la liquidazione di gennaio resta un grande rebus. Romano lancia dunque un nuovo allarme perché con il rinvio della Tares, i Comuni non riscuoteranno e quindi non potranno garantire il pagamento ai Consorzi e a quelle aziende che gestiscono il servizio di igiene urbana.

Giuseppe Della Morte

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