Mettevano a segno furti di materiale sanitario negli ospedali della Toscana e dell’intero territorio nazionale, trafugando sonde diagnostiche per un valore complessivo di circa due milioni di euro, che venivano poi riciclate sul mercato italiano ed estero attraverso ditte specializzate. Questo il sodalizio criminale scoperto dalla squadra mobile di Firenze, che lo scorso 21 agosto ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata a furti di materiale sanitario.
I furti delle sonde diagnostiche che poi, come scoperto dalla squadra mobile di Firenze, venivano riciclati, erano commissionati da un imprenditore napoletano, titolare di una ditta specializzata nell’acquisto e nella rigenerazione di sonde usate. L’uomo è stato arrestato insieme a due complici, due fratelli uno residente a Napoli e l’altro a Salerno, considerati gli esecutori materiali dei colpi messi a segno negli ospedali. Altre tre persone sono state denunciate a piede libero. Una volta rubate, le sonde venivano rivendute dall’azienda napoletana in modo regolare a clienti italiani ed esteri, tra cui soprattutto cliniche private, che sono risultati estranei ai fatti. Le indagini della squadra mobile di Firenze, iniziate lo scorso febbraio a seguito di furti consumati nell’ospedale fiorentino di Careggi, hanno consentito di recuperare 200 sonde diagnostiche, molte delle quali per ecografie, che erano state nascoste in un magazzino dell’azienda e in una cantina nella disponibilità dell’imprenditore. Gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la provenienza del materiale, che rappresenta solo una parte del bottino dei furti, e lo stanno restituendo agli ospedali da cui era stato trafugato. I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la Questura di Firenze.