Seconda giornata di udienze sul caso Salernitana-Nocerina disputato lo scorso 10 novembre. Il primo a prendere la parola è stato l’avvocato Malagnini, difensore del direttore generale della Nocerina Luigi Pavarese: “Il mio assistito ha dovuto usufruire della scorta per venti giorni”, ha detto tra l’altro il legale. A difesa del medico sociale Giovanni Rosati ha poi preso la parola Luisa Delle Donne: “Il dottor Rosati – dice il legale – non poteva essere certo dello stato fisico dei calciatori e dunque non poteva vietare le sostituzioni”. Il lega dell’ex presidente rossonero Luigi Benevento, Gaetano Aita, ha invece detto che “L’episodio dell’Arechi ha dato fastidio per il risalto mediatico che ne è seguito, ma fatti analoghi accadono ogni settimana”. A difesa della società ha parlato l’avvocato Eduardo Chiacchio il quale, tra l’altro, afferma che “non è possibile condannare una società quando la posizione di un suo tesserato è stata stralciata”. Il vide procuratore Tornatore ha spiegato che “per la procura la Nocerina deve rispondere sempre per la responsabilità diretta. Chiediamo – dice – comunque l’accertamento per Citarella in via incidentale”. Michele Cozzone ha poi dichiarato che: “Non si può procedere per responsabilità diretta sulla Nocerina, il futuro procedimento riguardante il mio assistito sarebbe già segnato”. Il processo si è chiuso. Ora sia attende, per i prossimi giorni, la sentenza. Probabile che arrivi per inizio della prossima settimana. 

Fonte Forzanocerina.it – Zero-Zero.it

 

 

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