Nell’ambito della costante azione di controllo economico del territorio, i militari del Gruppo di Salerno hanno sequestrato, in un’attività commerciale gestita da un cittadino di origine bengalese, oltre 141 mila pezzi di bigiotteria, quali orecchini, bracciali e collane.
All’interno dell’emporio, i militari constatavano la presenza di una miriade di articoli sprovvisti delle indicazioni informative minime previste dalle normative comunitarie e nazionali, i quali venivano sottoposti a sequestro amministrativo, ex art. 13 della Legge n. 689/81.
Tali prodotti erano sprovvisti della denominazione merceologica, dell’indicazione del Paese di origine, dei materiali o delle sostanze impiegate per la loro fabbricazione e delle istruzioni/precauzioni utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto; inoltre, nessun articolo riportava informazioni in lingua italiana, così come previsto dagli artt. 6,7 e 9 del D. Lgs. n. 206/2005.
La detenzione ai fini della vendita di tali prodotti comporta, nei confronti del commerciante, l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 516,00 ad un massimo di 25.823,00 euro, la quale verrà comminata dalla Camera di Commercio di Salerno.
Il business di questi prodotti provoca ingenti danni al mercato, alterandone il funzionamento attraverso una concorrenza sleale basata sul mancato sostenimento dei costi di ricerca e di sviluppo, nonché sulla totale assenza degli ingenti investimenti in pubblicità che le aziende titolari dei ben più noti marchi effettuano costantemente.
A questo si aggiunge, inoltre, la scarsa qualità dei prodotti e l’assenza di garanzie per il consumatore finale: infatti, se la merce destinata al consumo finale viene veicolata per il tramite di canali “non convenzionali”, sfugge ai controlli disposti per legge e non garantisce la tutela del consumatore finale.