“La situazione sta degenerando e la necessaria riorganizzazione dei servizi non può non passare per la definizione di un progetto di razionalizzazione programmata di servizi e strutture che deve tenere in debita considerazione l’obbligo di determinare le dotazioni organiche necessarie al fabbisogno assistenziale”. E’ quanto si legge in una nota a firma delle segreterie provinciali della CGIL FP – CISL FP – UIL FPL inviata oltre che ai lavoratori ed ad Direttore Generale, anche al Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone. In assenza di quanto esposto, oltre allo sconcerto dei lavoratori che nel quotidiano si vedono costantemente dequalificati e demansionati nelle loro funzioni, certamente si assiste a una rarefazione dei livelli assistenziali minimi. Obblighi del piano di rientro, blocco delle assunzioni, riduzione dei fondi e blocco dei contratti stanno determinando il crollo di tutto il comparto sanitario sia pubblico che privato, cui conseguono anche fenomeni di intransigenza e di intolleranza da parte dei cittadini che poco conoscono le condizioni in cui si trovano ad operare la maggior parte dei lavoratori. Siamo ormai consapevoli che siamo alla fine di un processo di degrado strutturale del settore che richiede forme di lotta ad un livello più alto, poiché quella che sta partendo dalla provincia di Salerno è una vera battaglia di dignità a 360 gradi a difesa e tutela del territorio, dei cittadini, degli operatori e tutti i pazienti bisognevoli di cura ed assistenza. Consapevoli delle difficoltà del momento siamo altrettanto consci della necessità di lavorare ad un progetto comune di salvaguardia dei LEA e della qualità dell’assistenza. E’ il momento di dire basta a quanti ritengono di relegare Salerno e il territorio a mera colonia”. “Le organizzazioni sindacali ritengono non più sostenibile lo stato attuale del confronto negoziale su aspetti fondamentali che riguardano oltre che istituti contrattuali economici anche rilevanti aspetti dell’organizzazione del lavoro e dei servizi, tutte materie nelle quali è necessaria quanto obbligatoria la contrattazione integrativa aziendale”. “A tal fine – si legge nella nota – si proclama da subito lo stato di agitazione del personale del comparto dell’ASL Salerno e nel contempo si chiede al signor Prefetto di Salerno di convocare, nel più breve tempo possibile, le Parti al fine di rendere possibile la proclamazione di una giornata di sciopero, a sostegno della predetta vertenza in caso di esito negativo con la parte pubblica”. 

 

 

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