In merito alle indagini in corso relativamente al concorso a tempo determinato indetto dal Comune di Scafati per l’assunzione di architetti, il riesame con una sentenza, ha assolto i dirigenti. Di seguito alcuni passaggi:
“La commissione non aveva alcun onere di controllare la veridicità delle affermazioni contenute negli attestati…se si vuole parlare con franchezza sembra escluso pure che dietro all’architetto Carotenuto siano agitati registri occulti del calibro di quelli ipotizzati dall’anonimo perché in tale ipotesi, costoro, avrebbero operato nel primo come nel secondo concorso a tempo indeterminato…dalla lettura di un file attribuito all’Ing.Zito e consegnato agli inquirenti dall’avv. Vittorio D’Alessandro, che a sua volta, lo aveva ricavato dalla consorte, architetto Anna Matrone dipendente dal comune, che l’aveva casualmente rinvenuto nella memoria di un pc, in uso al suddetto Ing.Zito, riportante il presunto punteggio contestato, il citato Ing, ha affermato che non ebbe mai modo di partecipare ai lavori della commissione. In conclusione non risultano elementi dai quali inserire la sussistenza di specifici indizi di accodo illecito a favorire la Carotenuto, resta da confermare la decisione del primo giudice quanto alla Di Saia, Aiello e Camera”.
Sulla vicenda è intervenuto il Sindaco Pasquale Aliberti:
“Ribadisco la grande fiducia nella magistratura inquirente e giudicante. Non avevo alcun dubbio sulla moralità e sulla buona condotta dei nostri dirigenti. Comincio ad aver paura della regia occulta che si nasconde dietro gli esposti anonimi. In questo procedimento specifico, l’Avv. Vittorio D’Alessandro e la moglie architetto Matrone, dopo aver provato ad ottenere la stabilizzazione sul posto di lavoro, non ottenutala per motivi tecnici-procedurali, hanno provato ad infangare questa amministrazione utilizzando documenti non ufficiali né veritieri. Sono gli stessi personaggi che guidano, oggi, questa coalizione di centro-sinistra insieme ad elementi di dubbia moralità. Nei confronti dell’avv. D’Alessandro e dell’architetto Matrone valuteremo la possibilità di adirli in giudizio a tutela dell’Ente per aver sottratto in modo irregolare documenti non ufficiali allo scopo di infangare il buon nome dell’amministrazione. Nell’immediato, chiederò, mosso da una grande preoccupazione per questa vicenda, un incontro con il Prefetto, per esprimere le mie preoccupazioni rispetto all’operato di questa regia occulta e gli effetti nefasti per l’immagine dell’Ente, alla vigilia della prossima consultazione elettorale”.
Sulla stessa linea il vice sindaco Cristoforo Salvati
“Sono soddisfatto della sentenza del riesame che entrando nel merito ha dimostrato l’estraneità dei dirigenti coinvolti, dott.ssa Di Saia, dott.ssa Aiello e arch.Camera, e la correttezza del loro operato. Inoltre, bisogna rimarcare il loro grande senso di responsabilità dimostrato nei confronti della politica e della legalità astenendosi dalle gare, nonostante la loro corretta condotta professionale.
allo stesso tempo resto fiducioso del ruolo della magistratura inquirente e della giustizia che opera per il bene comune per far emergere un più grande senso della legalità nella vita pubblica”.