Una frode fiscale pari a un milione di euro in appena un anno e mezzo, posta in essere attraverso false fatturazioni nel campo delle sponsorizzazioni sportive, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Scafati, che ha denunciato sei persone e sequestrato depositi bancari, beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 260 mila euro.
Nel corso dei controlli nei confronti di alcune società sportive dell’Agro nocerino-sarnese, le fiamme gialle hanno acquisito delle fatture, riferite a sponsorizzazioni sportive, emesse dalla S.C. Scafatese.
La somiglianza delle caratteristiche grafiche della documentazione fiscale con la ben più nota (ed effettivamente esistente) S.S. Scafatese Calcio S.r.l. (all’epoca dei fatti iscritta al campionato di Serie C2) è stato il campanello d’allarme che ha fatto scattare i primi controlli incrociati, diretti ad accertare l’effettiva operatività dell’associazione.
I riscontri investigativi hanno permesso di constatare l’assoluta inesistenza nei campionati federali di alcuna società recante la denominazione S.C. Scafatese e, pertanto, di notiziare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore (SA).
Le attività di polizia giudiziaria – coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Roberto Lenza – articolatesi in meticolose analisi delle contabilità e mirate indagini di natura finanziaria, hanno svelato il meccanismo fraudolento, messo in opera dagli stessi vertici della reale società calcistica (dal mese di agosto 2007 al mese di dicembre 2008), volto alla costituzione di fondi neri mediante l’operatività di una società “cartiera”, la cui esistenza era finalizzata esclusivamente all’evasione delle imposte dirette e dell’I.v.a., attraverso l’emissione di fatture per sponsorizzazioni per una base imponibile di circa un milione di euro.
In concorso con i due prestanome, i finanzieri hanno denunciato altre quattro persone, tre gestori di fatto della S.C. Scafatese, per le ipotesi di reato di cui all’art. 8, commi 1 e 3, del d. lgs. n. 74/2000 (emissione di fatture per operazioni inesistenti) ed un imprenditore, per le ipotesi di reato di cui all’art. 2 del D. Lgs. n. 74/2000 (utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti).
Il quadro probatorio così formato ha evidenziato l’ingente danno per l’Erario e ha permesso al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore di emanare un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” di beni mobili, immobili, quote societarie o somme di denaro, fino al valore pari a 263.833,35 euro, a carico dei soggetti imputati per l’ipotesi di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti.
I successivi accertamenti patrimoniali, affidati dal Pubblico Ministero agli stessi finanzieri della Compagnia di Scafati, hanno consentito l’esecuzione del citato decreto, che ha portato al sequestro preventivo di disponibilità finanziarie (conti correnti, polizze, libretti di deposito ed azioni) per l’importo di 107.547,96 euro, di un immobile nella provincia di Salerno e di un’autovettura del valore di 31.500 euro, intestata a prestanome ma di fatto nella disponibilità di uno degli indagati.
Il sequestro è stato reso possibile anche grazie all’applicazione della norma che, introdotta con la legge finanziaria per il 2008, estende ai reati tributari la c.d. “confisca per equivalente”, ossia la possibilità, qualora non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato, di aggredire comunque i beni di cui il reo abbia la disponibilità, per un valore corrispondente al suddetto profitto.
A conclusione delle attività di polizia giudiziaria, per la S.C. Scafatese è scattata anche la verifica fiscale, con cui sono stati segnalati per il recupero a tassazione, ai competenti Uffici Finanziari, ricavi (illecitamente ottenuti) per l’importo complessivo di 936.383,99 euro ed I.v.a. dovuta per 185.776,41 euro, entrambi relativi agli anni d’imposta 2007 e 2008.
L’attività di servizio, oltre che ad evidenziare la trasversalità dell’operato della Guardia di Finanza, costituisce un ulteriore concreto risultato dell’impegno incessante del Corpo nel contrasto alle forme più insidiose di evasione fiscale e, in generale, a tutela della sicurezza economico finanziaria nella Provincia di Salerno.
COMUNICATO STAMPA