Nella serata di ieri 19 u.s., personale del  Settore Anticrimine  del Commissariato di P.S. di Cava dè Tirreni, diretto dal V.Questore Agg.to dott.ssa Marzia Morricone, a seguito di attività info-investigativa, tesa a contrastare il fenomeno della prostituzione, praticata, in particolare, all’interno di insospettabili abitazioni, messe a disposizione da compiacenti affittuari, realizzando un vero e proprio crocevia di tale attività illecita che coinvolge prostitute provenienti anche da altri centri e province, veniva a conoscenza che presso un appartamento, trasformato in alcova, sito in quel centro cittadino, da circa due mesi, due persone ricevevano,a tutte le ore, numerosi uomini di tutte le età.  Pertanto gli agenti operanti si appostavano nei pressi della suddetta abitazione al fine di verificare l’attendibilità delle informazioni ricevute. Infatti, veniva ben presto notata una autovettura, il cui conducente, giunto al primo piano dello stabile, bussava alla porta dell’appartamento, dove una donna in abiti succinti, apriva la porta, facendolo entrare nell’abitazione. Poiché dai riscontri in corso appariva evidente la circostanza  dell’illecita attività di prostituzione, gli operanti procedevano a suonare insistentemente alla porta che veniva aperta dalla stessa donna (transessuale), N.C., di anni 35, residente nei paesi vesuviani, completamente nuda, la quale riferiva di essere in compagnia di un uomo al piano superiore ovvero nella mansarda adibita a camera da letto.  Gli operanti, infatti, entrati nella citata mansarda, trovavano l’uomo notato arrivare poco prima, nudo disteso sul letto, inoltre scorgevamo sul pavimento, nei pressi del letto matrimoniale, preservativi, olio per massaggi, crema di vasellina, parrucche, abiti succinti, biancheria intima, ed oggetti vari utilizzati nell’attività di prostituzione. Lo stesso appartamento era arredato, ma all’interno dei mobili non c’era abbigliamento od utensili per il vivere quotidiano ed inoltre, era privo di corrente elettrica. Nel corso dell’identificazione del transessuale e del suo cliente, sopraggiungeva Z. P., di anni 26, residente anche lui nei paesi vesuviani, il quale riferiva di essere, unitamente a D. R. A. C. di anni 27, proveniente dalle stesse zone dell’hinterland napoletano, affittuario dell’appartamento. Pertanto, sono emerse chiare responsabilità penali a carico dei suddetti affittuari, per sfruttamento della prostituzione ed una palese condotta di favoreggiamento personale da parte del transessuale il quale, tra l’altro, annovera numerosi precedenti per prostituzione, detenzione di sostanze stupefacenti e foglio di via obbligatorio dal comune di Pompei. I due affittuari sono stati indagati presso l’Autorità Giudiziaria, per il reato di sfruttamento della prostituzione mentre il transessuale è stato indagato per favoreggiamento personale. Sono ancora in corso accertamenti sugli appunti recuperati ed in particolare sugli elenchi di persone rinvenuti all’ interno dell’alcova.

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