E’ sempre più incerto il futuro amministrativo del comune di Sarno. Il rischio di uno scioglimento anticipato del consiglio comunale è tutt’altro che scongiurato dopo che nella riunione del parlamentino cittadino di lunedì sera si è discusso, animatamente, della situazione politico-amministrativa. A fare la voce grossa, come noto, il gruppo del popolo delle libertà, sei consiglieri di maggioranza che non vedono di buon occhio l’attuale composizione della giunta Mancusi, che consta esclusivamente di assessori in quota Fratelli d’Italia. Prima del consiglio comunale di domani sera, argomento unico quello del piano sosta, ma non è da escludere che si proceda a nuovi chiarimenti politici, è prevista per la tarda serata di oggi un incontro in maggioranza per capire come trovare una soluzione alla crisi. Il Pdl, nonostante le frasi di circostanza di qualcuno, vuole l’azzeramento dell’esecutivo mancusi, chiede una riduzione del numero di assessori e una più equa distribuzione degli incarichi tra i vari partiti che compongono la maggioranza. In spiccioli, il Pdl vorrebbe almeno due assessorati, e chiede che il numero di assessori scenda da 10 a sei. Cosa cui Mancusi ha già ribattutto picche. Si può risparmiare ha detto il sindaco anche mantenendo per ora i 10 assessori e non soltanto portandoli a sei. Mancusi ha anche aperto al dialogo con i rappresentanti del Pdl, pronto a dare loro lo spazio che meritano, ma avrebbe voluto che le richieste non fossero state sbandierate ai quattro venti ma discusse nel chiuso della sua stanza. Intanto, le dimissioni di Lucio Annunziata dovrebbero portare in consiglio Mannara oppure Adiletta se il primo non accettasse. E domani sera dunque nuovo consiglio comunale, l’ennesimo dell’era Mancusi. Sarno una leadership la detiene di sicuro in provincia di Salerno: il numero delle convocazioni di consiglio comunale, peccato che quasi il 30% delle sedute sia andata deserta.