Nella giornata odierna il personale del Centro Operativo DIA di Napoli ha completato l’esecuzione di un provvedimento di sequestro beni e consistenze economiche, ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione a firma dei giudici dott.ssa Eugenia Del Balzo (Presidente), dott. Giovanni Vinciguerra (giudice relatore) e dott.ssa Alessandra Cantone, a seguito di proposte per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, formulata dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA.

I suddetti provvedimenti sono stati adottati nei confronti di FABBROCINO Mario, nato il 01.06.1956 a San Gennaro Vesuviano (NA), imprenditore, attualmente detenuto per la partecipazione clan “Fabbrocino”, nonché nei confronti dei familiari del predetto:
1) GIANNONE Anna (moglie del FABBROCINO), nata il 04.03.1959 a Casalnuovo (NA);
2) FABBROCINO Pietro, nato il 27.06.1988, a Ottaviano (NA) figlio del FABBROCINO;

3) FABBROCINO Lorenzo, nato il 11.04.1984, a Pomigliano d’Arco (NA) figlio del FABBROCINO.

Il FABBROCINO Mario del ‘56 risulta essere un noto esponente dell’organizzazione criminale dei “Fabbrocino”, cugino dell’omonimo capo clan, egemone nelle zone del Vesuviano. Grazie a questa sua piena affiliazione al clan, nel giro di pochi anni, ha avuto una rapida ascesa sotto il profilo imprenditoriale, nel settore del commercio di abbigliamento.
Gli accertamenti patrimoniali posti in essere dalla D.I.A.- Centro Operativo di Napoli indicano un significativo incremento patrimoniale del nucleo familiare dello stesso, verificatosi in questi ultimi anni, concretizzatosi nell’acquisto di beni mobili e immobili e nella costituzione di imprese, attive nel settore dell’abbigliamento, tutti intestati alla moglie e ai suoi figli. 
Le complesse indagini patrimoniali, prodromiche all’emissione del citato provvedimento, esperite dalla DIA di Napoli, su delega della DDA, hanno consentito di sottoporre a vincolo reale di sequestro i seguenti beni:
Appartamento sito in San Gennaro Vesuviano, alla via Rammegnari del valore di circa 100 mila euro;
Un motociclo scooter YAMAHA TMAX 500 anno 2011;
Un conto corrente attivo presso un noto gruppo bancario nazionale;
Quote di titoli di un fondo d’investimento internazionale.

Il valore complessivo dei beni ammonta a circa 250 mila Euro.
COMUNICATO STAMPA
 

 

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