Il 14 ottobre papa Francesco, nel corso del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, eleverà agli onori degli altari sette nuovi santi tra i quali il parroco di Torre del Greco don Vincenzo Romano. Tra i sette quello che spicca di più per l’universalità della sua figura è sicuramente il nome di Giovan Battista Montini che ha guidato la barca di Pietro in un momento molto difficile della storia dell’umanità. Infatti, se da una parte ha chiuso il Concilio Vaticano e ha seguito l’avvio delle riforme che lo stesso aveva proposto, dall’altra ha dovuto affrontare le nuove tematiche, alcune delle quali dissacratrici, che il sessantotto stava proponendo al mondo.
Quello che ci preme, però, evidenziare è il fatto, tutto paesano, che mons. Montini è stato a Nocera ed a Pagani il 17 gennaio 1927 in occasione della giornata inaugurale della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Infatti, Montini dal 1925 al 1933 è stato Assistente nazionale della Federazione ed in questa veste, girò per molte diocesi d’Italia portando dappertutto il suo sorriso e la sua forte fede.
Lo testimoniano due documenti inoppugnabili. Il primo è una foto scattata sulle gradinate di uno stadio, forse quello di Nocera, insieme all’allora rettore della chiesa del Corpo di Cristo ed assistente spirituale della FUCI Bartolomeo Mangino, poi vescovo di Muro Lucano e Caserta, ed all’avvocato Giovanni Cardillo.
Il secondo documento, molto più importante e che rappresenta la testimonianza diretta della sua presenza a Pagani, è il testo di un discorso che papa Paolo VI tenne, il 24 novembre 1976 ai Rettori dei Santuari Italiani riuniti a Roma sul tema: “Maria nella pietà popolare”. Nel corso del suo intervento il papa disse: ” Noi ricordiamo di aver visto una gran festa in una cittadina meridionale dove si celebra la festa della Madonna… delle galline. Qui si vede – aggiunse il papa sottovoce, mentre l’uditorio commentava questo titolo della Madonna – che la fantasia del popolo è un po’ libera, ma ad ogni modo c’è. E perché delle galline? Ma perché i fedeli, passando la processione con la statua della Madonna, lanciano una gallina dalla finestra. Se va a finire sulla Madonna, tutto va bene. Ed il papa commentò con una voce più bassa : esistono queste cose.”
La sua testimonianza ci dice inequivocabilmente che Montini era stato a Pagani.
Ci sono, però, due considerazioni da fare a questo proposito. La foto che ci è stata tramandata fu scattata sicuramente il 17 gennaio 1927. Orbene il papa dice che ha visto la festa che storicamente si celebra la domenica dopo Pasqua e non già a gennaio. Questo ci lascia ipotizzare, a ragione, che Montini sia venuto in visita al Santuario di Pagani una seconda volta e proprio in occasione della festa. Da qui le sue impressioni ancora vive che egli ricorda nel citato intervento. L’ipotesi trova la conferma perché mi disse don Franco Pepe, (+2002) rettore del santuario e padre spirituale dell’Arciconfraternita che, in un incontro privato, mi confermò la presenza di Montini ad una festa.
La seconda considerazione riguarda le parole del papa che parla di galline lanciate dalle finestre. Poiché tale atto riguardava i colombi e non già le galline, possiamo attribuire l’errore al fatto che, parlando della festa della Madonna delle galline, il papa abbia attribuito l’atto alle galline e non già ai colombi. C’è da rilevare che quando citò il culto della Madonna di Pagani ci furono rapide esclamazioni di meraviglia da parte dei Rettori dei santuari che, evidentemente, ignoravano la festa ed il culto.
Fiorentino Di Nardo