DOPO UN ANNO DI INDAGINI, SGOMINATA DALLA SEZIONE OPERATIVA DEL REPARTO TERRITORIALE CARABINIERI DI NOCERA INFERIORE LA “GANG DELLE AUTO” SULL’ASSE NOCERA INFERIORE – SCAFATI – BOSCOREALE. SCOPERTO ANCHE IL LABORATORIO PER LA RICETTAZIONE ED IL RICICLAGGIO DEI MEZZI RUBATI PROVENIENTI ANCHE DA FUORI REGIONE. 12 INDAGATI. 7 PROVVEDIMENTI CAUTELARI. INDAGINE PARTITA DALLA D.D.A. DI SALERNO E CONCLUSASI CON LA PROCURA DI TORRE ANNUNZIATA. A BREVE I DETTAGLI.
E dunque:
Il primo step investigativo risale ad un anno fa, fine estate 2011, quando la Sezione Operativa (dopo un lavoro iniziato nell’aprile 2011) delinea all’A.G. – D.D.A. di Salerno – il gruppo di oltre dieci persone coinvolto nella remunerativa attività delittuosa su cui concentrare l’attenzione. Le articolate indagini avevano infatti permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza in relazione ad un importante giro di ricettazione e riciclaggio di auto rubate e componenti elettromeccaniche per auto di provenienza illecita (in particolare da area vesuviana e, della provincia di Salerno, dal nocerino e piana del Sele, ma anche dalla Toscana e dal Lazio), il tutto attraverso il sistematico ricorso, mercè competenze specifiche di alcuni di essi, a tecniche di contraffazione dei dati identificativi delle autovetture provento di furto nonchè di modifica, sulle componenti elettroniche, dei codici inseriti nel software dalle case costruttrici.
A titolo di riscontro, sono stati così recuperati, dopo accertamenti elettrolitici sui telai, autovetture (modelli Renault, Citroen, Fiat) oggetto di furto tra il 2010 e 2011 in Battipaglia e Roma, nonché componenti per auto (propulsori, parti di carrozzeria, strumentazione di bordo) Alfa Romeo, Lancia e Fiat di auto rubate in Nocera Inferiore, Roma e Gragnano sempre tra il 2010 e 2011. L’accesso al laboratorio per la contraffazione ha infine permesso di rinvenire centraline di modelli tedeschi AUDI e VW (Golf e Tiguan) appartenenti a vetture rubate tra il 2009 ed il 2011 in Toscana.
La prima svolta operativa, prima di questa estate, con l’esecuzione di ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP di Torre Annunziata nei confronti di:
1. CASILLO Antonio, cl. 1955, da Boscoreale, titolare di officina meccanica;
2. AMBROSIO Giuseppe, cl. 1971, da Boscoreale;
3. ESPOSITO Emanuele, cl. 1976, da Angri;
4. L. F., cl. 1975, da Nocera Inferiore;
poiché ritenuti responsabili (per CASILLO ed ESPOSITO con aggravante recidiva reiterata e specifica) di concorso in ricettazione e riciclaggio. I primi due sono stati tradotti a Poggioreale, mentre i restanti due sottoposti rispettivamente al regime degli arresti domiciliari e dell’ obbligo di presentazione alla P.G.. Il lavoro investigativo non si ferma e prosegue fino all’ epilogo di ieri pomeriggio, eseguendo seconda ordinanza cautelare che ha colpito:
5 . AHMETOVIC Fadil, cl. 68, montenegrino, da Nocera Inferiore;
6 . nuovamente CASILLO Antonio;
7. ACANFORA Michele, cl. 1985, da Scafati, carrozziere.
Il provvedimento completa così il riscontro giudiziario dell’ attività di p.g. condotta dalla Sezione Operativa, essendo stati raccolti ulteriori probanti elementi colpevolezza a carico suddetti ordine:
a. concorso in riciclaggio, in relazione a specifica attività delittuosa di sostituzione telaio e targhe ad autovettura Renault, denunciata rubata in Battipaglia il 1° dic. 2010;
b. concorso in ricettazione e riciclaggio, relazione attività delittuose sostanziatesi:
(1) nella detenzione di propulsore:
(a) nonché parti di carrozzeria, tappezzeria e strumentazione di bordo, appartenenti autovettura Alfa Romeo 147 denunciata rubata in Nocera Inferiore il 2 giu. 2011 e riciclaggio dello stesso veicolo, attraverso avvenuta apposizione di targa abbinata ad altro analogo modello;
(b) di Fiat Panda oggetto furto in Roma in data 21 ott. 2010;
(c) di Lancia Y oggetto furto in Gragnano, in data 31 ago. 2010;
(d) con telaio ripunzonato;
(2) nelle operazioni di ostacolo all’identificazione della provenienza delittuosa, attraverso contraffazione telaio, targhe e decodifica della centralina, effettuate su Fiat Punto Evo, rubata l’11 gen. 2011 in Roma.
Per AHMETOVIC e CASILLO, ipotesi contestate rispettivamente con aggravante recidiva reiterata e specifica. Dopo formalità rito, arrestati sottoposti regime arresti domiciliari, a disposizione A.G. mandante.
COMUNICATO STAMPA