Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Il 20 Novembre ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono oltre 190 i Paesi nel mondo che hanno ratificato la Convenzione. In Italia la sua ratifica è avvenuta nel 1991. Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza. A livello mondiale i problemi dell’infanzia restano purtroppo drammatici nonostante gli indubbi progressi registrati negli ultimi vent’anni. Basti un solo numero dato dall’Unicef e relativo unicamente al fenomeno della mortalità infantile: ancora oggi 6,6 milioni di bambini con meno di 5 anni, circa 18 mila al giorno, continuano a morire ogni anno per cause prevenibili. Sono oltre 100 gli eventi, di diversa natura, organizzati in Italia per la Giornata mondiale dell’infanzia e l’adolescenza. A Salerno è di scena il forum delle pediatrie che affianca quest’anno il tema della tutela dell’infanzia attraverso gli aspetti della prevenzione e della sicurezza. Malattie evitabili con accorte politiche sanitarie, decessi che possono essere evitati con comportamenti responsabili e disagi evitabili con attenti sistemi di monitoraggio ed intervento precoce, sono gli argomenti che il Forum delle Pediatrie di quest’anno affronta grazie anche al contributo di diverse esperienze scientifiche. Tra le tematiche: “la salute e la sicurezza stradale”, “il percorso nascita tra ospedale e territorio” e la rete integrale per la salute dei bambini, “adozioni ed affido”. E su quest’ultima tematica emblematica la testimonianza che oggi porterà  Marinella Colombo, che ottiene l’affidamento dei figli nel 2006 quando si separa dal marito tedesco.  Da subito però l’istituzione che in Germania ufficialmente tutela i minori, lo Jugendamt, si insinua nella causa di separazione. Nel 2008, per non perdere il proprio lavoro, Marinella è costretta a tornare in Italia. Pur essendoci un accordo tra lei e il marito, a sua insaputa una mattina Leonardo e Nicolò, i suoi figli, vengono prelevati dalle forze dell’ordine a scuola, e riportati a Monaco di Baviera. Marinella scoprirà anche che sulla sua testa pende un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minori, emesso già mesi prima, mentre i bambini, però, erano in vacanza con il marito. Ma le irregolarità non si fermano qui: la sua drammatica vicenda porta alla luce le pratiche anomale e discriminanti dello Jugendamt nei confronti dei coniugi stranieri di coppie miste, testimoniate dalle decine e decine di cause pendenti presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Oggi i bambini sono in Germania, il giudice tedesco scrive che manca loro moltissimo la mamma, ma respinge ugualmente ogni richiesta avanzata da Marinella.

 

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