Segue il Progetto Redatto dal Cons. Massimo Petrosino
Gruppo Consiliare Partito Democratico 

 

PROGETTO

Adozione Last Minute Market presso il Comune di Nocera Inferiore
Ambito di applicazione
Sostenibilità. Politiche sociali
Luogo di intervento
Intero territorio della città ed eventualmente comuni limitrofi
L’IDEA
CONTENUTO ED OBIETTIVI DEL PROGETTO
Attraverso LMM le Istituzioni vedono diminuire il flusso di rifiuti da gestire e ottengono maggiori risorse per l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione.
Un’Istituzione può realizzare grazie a LMM una rete locale in grado di avvicinare le imprese del territorio alle realtà del terzo settore. In questo modo si prevengono e si riducono i rifiuti e si recuperano i beni non utilizzati a scopo sociale. Il coinvolgimento attivo delle Istituzioni permette di strutturare il progetto in maniera più efficiente ed efficace. La collaborazione con le Istituzioni dà maggiore garanzia ai progetti LMM, permette di includere anche le piccole e medie aziende e di offrire alle aziende partecipanti benefici in termini di comunicazione sociale e/o sconti sulla tassa/tariffa dei rifiuti. Nello specifico LMM opera a stretto contatto con le istituzioni al fine di individuare la migliore soluzione progettuale in funzione delle caratteristiche del territorio. In particolare LMM offre assistenza per costituire e coordinare la rete donatori/beneficiari, incrociare al meglio domanda e offerta, monitorare il sistema di recupero, attivare procedure in conformità con le normative vigenti, realizzare percorsi comunicativi e informativi e valutare gli impatti positivi sul territorio.
Il progetto prevede l’attivazione di una rete di raccolta di alimenti, altrimenti destinati al macero dai supermercati di Nocera Inferiore e dintorni, che quotidianamente si disfano della merce di prossima scadenza e invenduta. Il recupero deve essere organizzato in collaborazione con l’azienda che li conferisce gratuitamente anziché gettarli, in modo da garantire la immediatezza del consumo da parte dei beneficiari in difficoltà.
 
Lo stesso scopo si può ottenere con altri beni come ad esempio: la raccolta di prodotti
ortofrutticoli rimasti nei campi senza sbocchi commerciali ma buoni; il recupero dalle
mense di pasti pronti non consumati.
Ed anche con beni non alimentari: il recupero di prodotti farmaceutici non commercializzati
a favore di enti assistenziali con personale medico qualificato; il riutilizzo di beni non
alimentari; ridare vita a libri depositati nei magazzini delle case editrici e destinati al
macero, per la creazioni di biblioteche "sociali".
Il tutto affluisce in un centro di raccolta che organizza la distribuzione, che è ovviamente
immediata per i beni alimentari.
MODALITÀ OPERATIVE.
Per organizzare la rete di raccolta il Comune si attiverà per coinvolgere i supermercati, gli
esercizi commerciali, le farmacie,i produttori agricoli presenti nella città, le aziende di
trasformazione o manipolazione alimentare, i concessionari nocerini del mercato
ortofrutticolo, le società di catering e ristorazione collettiva, le mense aziendali, scolastiche
ed universitarie
A tal fine il Comune:
a)- stabilirà contatti e collaborazioni interistituzionali con i 40 comuni in cui è già operativo
il progetto e con l’Università di Bologna, al fine di apprendere anche i supporti tecnici
necessari per l’attivazione del progetto.
b)- attiverà una campagna di sensibilizzazione, coinvolgendo anche soggetti individuali
che vogliano contribuire alla realizzazione del progetto, le associazioni dei consumatori e
del settore sociale, al fine di stipulare un apposito accordo operativo, con supermercati,
coltivatori, farmacie, associazioni del settore sociale e dei consumatori,ed altri soggetti
interessati alla catena di produzione e distribuzione dei beni sul territorio comunale, oltre
che con la ASL, la Regione e la Provincia.
LA SITUAZIONE
PLURALITÀ DI VANTAGGI SOCIALI DEL PROGETTO.
Si riporta solo qualche dato riferito alle suddette 40 città in cui è stato attivato il progetto –
ripreso dalle fonti ufficiali dell’Università di Bologna -.
Nei primi 9 mesi del 2009 nelle suddette città hanno già aderito 12 ipermercati, 2 mercati
all’ingrosso, 74 negozi alimentari e non, 10 aziende agricole, 35 mense scolastiche, 13
farmacie e persino 20 case editrici, con il risultato seguente:
– recuperate 900 tonnellate di cibo del tutto sano e commestibile che altrimenti sarebbero
andate sprecate; in totale 1,8 milioni di pasti offerti alle fasce più deboli della popolazione,
per un controvalore complessivo di circa 3 milioni di euro;
– quasi quattro milioni di euro recuperati, di cui 30mila in farmaci e 720mila in prodotti per
la persona
Risulta sempre da tali fonti ufficiali dell’Università di Bologna che da un ipermercato di
medie dimensioni si possono salvare dalla distruzione, circa 100 tonnellate di prodotti
alimentari all’anno, con le quali è possibile, da un lato preparare 200.000 pasti, dall’altro di
far risparmiare al punto vendita 60.000 euro di costi di smaltimento rifiuti, oltre che evitare
la produzione di 12 tonnellate di anidride carbonica. Anche laddove vengono coinvolti
piccoli commercianti i vantaggi non sono pochi.
Dal progetto, dunque, derivano un pluralità benefici per la collettività:
 
il notevole vantaggio sociale di evitare che dei beni non più commerciabili ma ancora buoni altrimenti persi, e di recuperarli per le famiglie di Nocera Inferiore in difficoltà;
vantaggi ambientali poiché si riduce la massa di rifiuti da smaltire e dunque il livello di emissioni CO2;
vantaggi economici per la riduzione dello spreco e per la riduzione dei costi di smaltimento dei beni invenduti.
Diffusione nella città di una cultura contro le spreco, anche incentivata dalla riduzione della TARSU per chi conferisce i predetti beni altrimenti persi e destinati allo smaltimenti rifiuti.
Considerazioni finali
La Fao stima che la produzione agricola mondiale potrebbe ben nutrire 12 miliardi di persone cioè il doppio di quelli oggi esistenti e che ciò nonostante miliardi di persone soffrono la fame. Anche nei paesi industrializzati come l’Italia si stimano milioni di persone in povertà, in crescita anche per le politiche antisociali dei governi degli ultimi vent’anni.
Di certo la situazione di Nocera Inferiore non è come quella di un paese del Terzo Mondo, ma anche qui, purtroppo per il contesto economico che stiamo vivendo, un numero sempre maggiore di cittadini ha serie difficoltà quotidiane anche di soddisfazione di bisogni primari.
Situazioni drammatiche che spesso non vengono denunciate anche per dignità,per difficoltà psicologia e che potrebbero indurre a gesti inconsulti.
E’ vero, l’intervento della nostra proposta progettuale rappresenta ancora misura parziale, ma comunque sono un importante strumento di immediato intervento sociale, peraltro utile a far maturare la consapevolezza che i problemi drammatici della povertà, per trovare una risposta compiuta e definitiva, vanno aggrediti alla radice.
Come e’ fondamentale oggi, poter stimolare anche grazie al progetto una politica di diffusione del messaggio e di formazione, della cultura dello zero spreco e di un regime alimentare sano e rispettoso; anche attraverso il coinvolgimento degli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio, delle Parrocchie, dei pediatri e delle figure professionali che possano dare un contributo significativo alla diffusione del messaggio.
Vantaggi specifici nella collaborazione con LMM
I. Prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti
II. Ottimizzazione delle risorse disponibili
III. Realizzazione di una rete locale con imprese e Terzo Settore
IV. Miglioramento dell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione
V. Sensibilizzazione della comunità sulla riduzione degli sprechi
VI. Adesione ad un progetto di rilevanza nazionale
Grazie ai progetti attivati in collaborazione con LMM, il terzo settore riceve prodotti gratuiti e di qualità e può così ridurre i costi di gestione e liberare maggiori risorse da reinvestire in qualità e quantità di servizi offerti ai propri assistiti.
Last Minute Market non gestisce direttamente i beni invenduti ma mette in contatto donatori e beneficiari permettendo al Terzo Settore un servizio di approvvigionamento continuativo di prodotti di qualità.
 
Proposta di deliberato
IL CONSIGLIO COMUNALE
CONSIDERATA la legge n° 244 del 24.12.2007 denominata "Legge antisprechi" per la riduzione dello spreco in tutte le sue forme;
CONSIDERATA la legge 155/3 detta "del Buon Samaritano" che equipara "le organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione agli indigenti di prodotti alimentari" ai "consumatori finali ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti";
Visto che Last Minute Market – Società Spin Off dell’Università di Bologna, facoltà di Agraria dell’Alma Mater Studiorum – (preside di Facoltà il famoso Prof Segre’ ), ha elaborato e sviluppato un modello operativo per recuperare i beni rimasti invenduti nel circuito produttivo e commerciale a beneficio di organizzazioni non lucrative;
VISTO che Last Minute Market (LMM) è una società che opera in tutto il territorio sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti o non commercializzabili, tra cui:
– prodotti alimentari, eccedenze di attività commerciali e produttive;
– prodotti ortofrutticoli invenduti, non raccolti e rimasti in campo;
– pasti pronti recuperati dalla ristorazione collettiva (es. scuole, aziende);
– farmaci da banco e parafarmaci prossimi alla scadenza;
– libri o beni editoriali destinati al macero;
– tutti i beni non alimentari.
a favore di enti caritativi con oltre 40 progetti attivi in comuni, province e regioni italiane;
TENUTO CONTO che ad oggi numerosi enti ( tra cui Comuni di Latina, Ragusa, Bologna, Ferrara, oltre a Regioni, Asl, ecc) hanno già in essere una collaborazione con LMM che ha già portato a distribuire numerose tonnellate di prodotti alimentari, con una un valore di diverse centinaia di migliaia di Euro, evitando che divenissero rifiuti;
TENUTO CONTO che nel territorio esiste una rete di solidarietà (Mensa del Povero, parrocchie, associazioni caritatevoli, cooperative) interessate ad iniziative che potrebbereo coinvolgere GDO, mense comunali, scolastiche, mensa universitaria di Salerno, mercato ortofrutticolo, aziende agro alimentari, ospedali per il recupero di generi alimentari (ortofrutta, latticini, prodotti da forno), generi NO FOOD (per esempio, parafarmaci e libri) che non hanno piu’ valore commerciale (perchè prossimi alla scadenza, ma non scaduti, perchè presentano dei difetti che non inficiano la bontà o il consumo umano) e per il recupero dei pasti pronti e non serviti nelle mense;
CONSIDERATO che LMM ha sviluppato un modello operativo per prevenire la formazione dei rifiuti permettendo il recupero, in totale sicurezza, dei beni rimasti invenduti nel circuito produttivo e commerciale a beneficio di organizzazioni non lucrative. Il sistema sviluppato permette di includere tutti i soggetti che operano nel territorio – amministrazioni, imprese commerciali, mercati all’ingrosso, enti no-profit, multiutility, asl, associazioni, cittadini – mettendoli in relazione funzionale e attivando una rete solidale e sostenibile;
CONSIDERATO che gli aderenti a LMM in qualità di donatori, potrebbero beneficiare numerosi vantaggi in termini fiscali, di logistica, di smaltimento rifiuti, di un forte ritorno di immagine;
CONSIDERATO che LMM con oltre 40 progetti attivati su tutto il territorio nazionale, ha consolidato un metodo di lavoro efficace ed efficiente che permette di attivare in maniera
 
progressiva il sistema donazione/ritiri, tenendo sotto controllo gli aspetti nutrizionali, igienico-sanitari, logistici e fiscali;
CONSIDERATO che si potrebbe perseguire e stimolare, la sponsorizzazione di privati per iniziative dell’ente, al fine di non impegnare somme diverse in capitoli di spesa che non siano destinati a servizi ordinari o politiche sociali già individuate e definite; quindi non avere alcun peso sulle case comunali;
VISTO che in base a queste priorità e alle normative di settore, il recupero sia delle derrate alimentari non più vendibili ma ancora commestibili provenienti da supermercati,ipermercati, mercato ortofrutticolo, che dei pasti non somministrati nelle mense permetterebbe di sostenere gli enti assistenziali presenti sul territorio comunale,
Dato atto che il progetto per l’attivazione e la gestione delle iniziative di recupero di beni invenduti, con l’obiettivo di implementare l’assistenza alle persone in difficoltà ed al contempo prevenire e ridurre il flusso di rifiuti in discarica, prevede la facilitazione dell’incontro tra offerta (punti vendita e di produzione pasti a vario titolo) e domanda (enti di assistenza) dello stesso territorio, fornendo supporto all’organizzazione del sistema di recupero sia sotto il profilo amministrativo, fiscale che igienico-sanitario e logistico.
Riconosciuto che, oltre ad un indiscutibile vantaggio sociale si andrebbe a strutturare sul territorio un vero e proprio strumento di prevenzione e riduzione dei rifiuti, che oltre ai benefici materiali, assumerebbe un’importante valenza educativa riguardo alle tematiche dello spreco e del consumo consapevole. Difatti obiettivo del progetto, e’ quello di contribuire alla riduzione degli sprechi in tutte le sue forme.
IMPEGNA IL CONSIGLIO COMUNALE
a promuovere la costituzione di un gruppo interassesoriale che, di concerto con la Commissione consiliare competente e sentite le associazioni e gli Enti del terzo settore maggiormente impegnati sul tema, studino l’opportunità di attivare il progetto "Last Minute Market" anche nel nostro comune.

 

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