Degrado al fotofinish al cimitero di Pagani. In questa domenica d’agosto riceviamo scatti fotografici che – uno dopo l’altro – documentano una situazione da cui urge uscire. Al più presto. Alla nostra rubrica Ufficio reclami alcuni telespettatori hanno voluto affidare fotografie che necessitano davvero di pochi commenti. Foto scattate questa mattina a partire dalla 8.30. Foto che denunciano una inequivocabile situazione di abbandono, incuria, degrado. Una situazione che offende la dignità dei vivi e dei morti. Si comincia dall’esterno di quello che è uno dei cimiteri più antichi della zona. Residui di corone di fiori abbandonati a marcire sotto le sferzate del sole, del vento ed anche della pioggia dell’altro ieri notte. Sotto gli occhi di chiunque. Senza ritegno né preoccupazione alcuna. Prima osservazione dei nostri telespettatori: se quanti di occupano di onoranze funebri non hanno poi dove smaltire i fiori che accompagnano il defunto nel suo ultimo viaggio, se le corone, i cosiddetti cuscini, i fasci non possono essere né tutti sistemati sulla tomba, né accantonati magari in una rimessa apposita, dovrebbe scattare un preciso divieto – che sia non solo igienico-sanitario ma di immagine – di utilizzo di fiori. Anche solo in eccesso. Entrare all’interno del camposanto – le fotografie lo raccontano senza tema di smentita – non migliora certo la situazione. E’ solo la primissima mattinata di questa domenica. E i bidoni della spazzatura sono stracolmi. Difficile immaginare che siano stati svuotati e che siano già traboccanti a poche ore dall’apertura mattutina del cimitero. Più facile immagina che la spazzatura di lì non si sia mai spostata.Non finisce qui. C’è una zona in cui fa brutta mostra di sé un cumulo non meglio definito di residui contenenti catrame. Guai a finirci dentro con le scarpe.A chiudere il cerchio una zona interdetta a causa del pericolo crollo. Il cartello dice che si sta provvedendo a rimediare all’incresciosa situazione. Purtroppo il transennamento è lì da venti giorni circa. A verificare che le fotografie fossero davvero state scattate stamattina, il nostro operatore che ha fatto tappa al cimitero di Pagani. A metà mattinata.
Testimoniando con le immagini la situazione in cui la struttura versa e la veridicità della segnalazione inoltrataci dai nostri telespettatori. I solleciti arrivati alla nostra redazione chiamano in causa – e noi ci facciamo portavoce di questo appello – il consigliere provinciale Massimo D’Onofrio perché, quale rappresentante istituzionale sul territorio, si attivi affinché recuperi la giusta dignità il camposanto cittadino. Affinché quella dignità valga tanto per i morti quanto per i vivi.
Patrizia Sereno