L’esasperazione è quella, comprensibile, di chi non intende più fare sacrifici a scatola vuota, dopo quattro mesi di cassa integrazione e tagli in busta paga . Momenti di grande tensione, ieri mattina, davanti alla sede del CStp: in piazza Malta la rabbia delle maestranze escluse dalla riunione dell’assemblea dei soci dell’azienda di mobilità pubblica salernitana. Alla presenza del notaio Luigi D’Aquino si erano dati appuntamento i delegati della Provincia di Salerno (Assessore ai Trasporti Michele Cuozzo) e del Comune (Assessore alla Mobilità Luca Cascone) e i rappresentanti dei comuni di Angri, Baronissi, Castel San Giorgio, Cava dei Tirreni, Fisciano, Nocera Inferiore, Pellezzano, Roccapiemonte, San Valentino Torio, Siano e Vietri sul Mare. La decisione più importante, quella sulla ricapitalizzazione, è stata rinviata a a mercoledì 5 giugno (ore 12.30) in virtù della relazione ex art. 173 delle legge fallimentare che il Commissario giudiziale Tommaso Nigro ha depositato presso il tribunale di Salerno il 28 maggio, proponendo la revoca della procedura del concordato preventivo. Un documento che contiene anche la convocazione dei vertici dell’Azienda il primo luglio in tribunale per decidere se revocare o confermare la procedura concordataria. In altre parole, o saranno portate al giudice le garanzie su ricapitalizzazione e rinnovo degli accordi per la riduzione del costo del lavoro, o la procedura verrà bocciata e l’Azienda fallirà. Ieri all’ordine del giorno anche le dimissioni dei liquidatori prof. Michele Pizzo e ing. Claudio Cicatiello. Sulla scorta di esse , l’Assemblea, su proposta dell’Assessore Cuozzo, ha deliberato all’unanimità il passaggio del CdL da organo collegiale a monocratico, nominando il Presidente del Collegio dei liquidatori Mario Santocchio quale Liquidatore unico. Tutto questo avveniva mentre all’esterno gli animi dei dipendenti si infiammavano fino a forzare il cordone di sicurezza di cc e polizia.
Michela Giordano