Un danno di immagine che rischia di affossare l’export dei prodotti agricoli della Campania. Ma anche un allarme rispetto al quale tocca alla scienza intervenire. Sos della Camera di Commerciodi Napoli sull’emergenza ambientale della «terra dei fuochi». La presentazione del volume sulla sicurezza alimentare del Consorzio Promos ricerche si è trasformato, ieri a Napoli, nell’occasione per fare il punto della situazione. L’assessore regionale all’agricoltura, Manuela Nugnes, ha annunciato un censimento dei pozzi per verificare lo stato di salute delle falde acquifere e la pubblicazione in rete dei dati relativi alle analisi di tipo epidemiologico e ambientale. Ma intanto è psicosi. Crollano i dati delle vendite dei prodotti campani, casertani in particolare, in piccola e grande distribuzione. La gente ha paura di acquistare. E così pomodori, insalata, frutta, un tempo traino dell’economia regionale, oggi si trasformano in una zavorra. Contro il boicottaggio dei prodotti campani la Regione passa alla linea dura chiedendo il risarcimento dei danni provocato alle imprese agricole e al sistema economico della Campania. « Il fenomeno dei roghi e dello smaltimento dei rifiuti tossici nella Terra dei fuochi – aggiunge la Nugnes – è tristemente noto ma non per questo possiamo consentire che la grande distribuzione boicotti i prodotti campani che vengono sottoposti a numerosi e rigorosi controlli prima di arrivare sui banchi dei supermercati». A sostegno di quest’azione l’assessore ricorda che la Campania ha una superficie agricola totale di oltre 700mila ettari e l’agroalimentare produce un fatturato di circa 5miliardi all’anno. «La vasta area di Giugliano,coni suoi 2.200 ettari,rappresentasololo0,3percento del totale».

Michela giordano

 

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