Si apre, per i lavoratori del Consorzio di Bonifica Comprensorio Sarno, uno spiraglio di maggiore serenità: l’Inps, infatti, nell’ambito del contratto di solidarietà stipulato l’ottobre scorso tra l’Ente e i 172 dipendenti – che ha previsto una riduzione dell’orario di lavoro del 25% con un risparmio di 1,3milioni di euro in due anni -, riconoscerà ai lavoratori, per il periodo novembre 2012 – ottobre 2014 un contributo pari al 25% della retribuzione persa, fino ad un importo massimo di circa 890 mila euro. Al Consorzio di Bonifica Sarno è stato riconosciuto, dunque, il contributo previsto nel caso di attivazione di contratti di solidarietà difensivi di tipo B: il lavoro dell’Amministrazione consortile, che costituisce un esempio di come anche al settore pubblico possano essere applicate linee di intervento di natura privatistica, coadiuvata, sotto il profilo tecnico dall’Avv. Antonio Larocca e dal dott. Rosario Russo, anche con l’ausilio delle organizzazioni sindacali e della RSA consortile, ha consentito di raggiungere un obiettivo che costituisce un esempio unico nel panorama italiano. Per la prima volta, infatti, un Consorzio di bonifica integrale, con natura di Ente pubblico economico, si vede attribuire il beneficio di legge, anche all’esito di un articolato contradditorio con il Ministero del lavoro sul tema della natura del rapporto di lavoro dei dipendenti dell’Ente. Il Consorzio, che sin dall’inizio ne aveva sostenuto la natura privatistica e, conseguentemente, il diritto al contributo di legge, ha visto riconosciute le proprie ragioni. Soddisfazione per l’esito della vicenda viene espressa dal presidente del Consorzio, Vincenzo Orlando, e da tutta la deputazione.

 

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