Se Roma piange Sparta non ride. Se nel centro sinistra schermaglie legate a candidature da proteggere ed altre da sacrificare hanno acceso un dibattito interno con il governatore De Luca che pur di garantirsi lo spazio blindato per il figlio Piero sta causando mal di pancia nel partito salernitano, o con Ciriaco De Mita che per tutelare il nipote Giuseppe ha trovato casa nel nuovo schieramento politico del Ministro Lorenzin, nel centro destra si sgomita per assicurarsi candidature di coalizione soprattutto nell’uninominale dove la battaglia elettorale sarà sulle preferenze. Appassionante è la scelta finale che il centro destra farà in provincia di Salerno . Il nome che contrapporrà proprio De Luca,che ( checchè se ne dica) ha già buttato dalla torre il sindaco di Agropoli Franco Alfieri.
C’è poi la suddivisione dei collegi tra i quattro schieramenti o forse piu’ se Berlusconi deciderà di far salire e a bordo anche Energie per l’ Italia. E allora 4 posti nei 4 collegi uninominali salernitani per cinque partiti (f.i., fdi,lega,noi con l’italia ed energie per l’italia) con forza italia che vorrà fare la parte del leone. In ogni caso prime certezze su candidati certi ci sono già: la quarta gamba, che in Campania vede in Clemente Mastella un suo leader, ha lanciato i due capolista a Benevento e Salerno la moglie Sandra Lonardo e con l’ex assessore regionale Luigi Nocera.
Nell’area nord della provincia di salerno si spera in candidature territoriali che possano rappresentare le istanze di una terra abbandonata al suo destino schiacciata tra Napoli e Salerno e dove l’interesse politico- istituzionale è deviato altrove. Attesa crea la possibile discesa in campo del sindaco della città capofila dell’agro, Manlio Torquato che continua a negare ma potrebbe essere tirato per la giacca dal nuovo soggetto politico che per simbolo ha scelto una peonia, Tra i nomi di spicco nell’agro c’è sicuramente quello di Mauro Maccauro ex presidente di Confindustria Salerno ma anche quello dell’ex presidente della provincia attuale parlamentare di fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, e per lo stesso partito dell’attuale consigliere regionale Alberico Gambino. Rimandata le parlamentarie del Movimento Cinque Stelle si dovrà ancora attendere pe conoscere le scelte del partito del leader campano Luigi Di Maio alle prese con 15 mila candidature.
Va avanti per la sua strada anche Liberi e uguali dell’ex presidente del Senato ed ex magistrato Pietro Grasso che a Salerno punta tutto sul figlio dell’ex ministro socialista Carmelo Conte. E ancora nell’agro, altro nome forte potrebbe essere quello do Guglielmo Vaccaro che con la sua energia sta facendo proseliti nella cosiddetta società civile dell’imprenditoria e dei professionisti in maniera trasversale.
Intanto Energie per l’ Italia alza il tiro. Il leader Stefano Parisi non ci sta e parla di una forte ostilità del centro destra e di forza Italia al suo schieramento. “Il 3 dicembre abbiamo presentato un programma sostanzioso, liberale, -ha dichiarato Parisi- ma nei nostri confronti c’è un’ ostilità, incomprensibile. Soprattutto da parte di Forza Italia, che ha lanciato un’operazione di acquisto di due nostri consiglieri regionali, facendoli dimettere in modo che fossimo costretti a raccogliere le firme per presentarci alle prossime elezioni regionali. Eppure il nostro è un programma molto consistente e molto liberale. Per questo mi chiedo: che problema ha il centrodestra con noi? Non vogliono vincere?”. Con il supporto di Berlusconi, ho avviato un rinnovamento interno al centrodestra che ha però trovato la grande ostilità del gruppo dirigente. Forza Italia ha paura del rinnovamento. Ma bisogna capire che un centrodestra chiuso in se stesso, fatto di vecchi partiti e sommatorie di vecchi partiti, come la cosiddetta quarta gamba, non serve a niente. E di solito quando si vuole vincere si cerca di allargare”. In ogni caso i beninformati ritengono che da lunedi arriverà la resa dei conti. I giochi sono ancora aperti e probabilmente solo dopo le scelte per le Regioni al voto il quadro sarà piu’ chiaro.