Beni per 4 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza ad un’ organizzazione criminale attiva dal 2008 nel Vallo di Diano nel settore della commercializzazione delle auto e collegata con la Germania, da dove importava auto di lusso. Otto persone sono indagate dalla Procura di Sala Consilina per associazione per delinquere, ricettazione, riciclaggio, usura e frode fiscale. L’ operazione, condotta dai finanzieri della tenenza di Sala Consilina, nasce da un’ inchiesta sul mercato delle auto di lusso e di grossa cilindrata, e da una rogatoria internazionale della Procura tedesca di Stendal, nella Regione della Sassonia Anhalt. Tra gli indagati figura un imprenditore del Vallo di Diano che approfittando dello stato di necessità economica dei propri clienti faceva firmare loro falsi contratti d’ acquisto di auto che successivamente tornavano in concessionaria con un valore di mercato sottostimato. Dalle vittime l’ uomo si faceva dare in garanzia assegni post-datati che, alla scadenza, costringeva a rinnovare, maggiorati di interessi usurari. L’ organizzazione criminale faceva capo a due imprenditori del settore auto, uno dei quali opera in Germania. Su richiesta della Procura di Stendhal (Germania), che ha inoltrato una rogatoria internazionale, i finanzieri hanno accertato anche la provenienza illecita di altre auto commercializzate nel salernitano, che sarebbero state sottratte fraudolentemente ad una concessionaria tedesca in fallimento da un imprenditore che risiede in Germania. La frode era stata realizzato – secondo gli inquirenti – con la complicità di un commercialista, che aveva costituito in Italia prima una ditta individuale e poi una società di capitali per "ripulire" le auto di lusso provenienti dalla Germania. La gestione operativa della frode era affidata ad un imprenditore di Padula (Salerno) che commercializzava le auto. I sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza riguardano terreni, immobili, conti correnti bancari, azioni, obbligazioni, e 110 autovetture di lusso e di grossa cilindrata, tra cui Porsche, Ferrari e Maserati, 13 motocicli, 6 imbarcazioni da diporto, e la concessionaria di auto amministrata dall’imprenditore di Padula. Tra gli otto indagati figura un commercialista di Sala Consilina.

 

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