"Sono due le soluzioni che il Comune di Salerno ha intenzione di mettere in atto per risolvere il problema del trasporto pubblico in città: l’affidamento privato, diretto del servizio di trasporto pubblico su gomma per i comuni che gravitano nell’area metropolitana, ovvero nelle zone vicino l’Università e l’aeroporto; e la riapertura per la vertenza della metropolitana di Salerno bloccata dalla regione Campania". A dirlo, questa mattina il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca nell’ambito di una conferenza stampa (al quale ha partecipato anche l’assessore alla Mobilità, Luca Cascone) convocata proprio per discutere di questa problematica "che facendo vivere i nostri concittadini in condizioni da terzo mondo. Dopo il disastro del trasporto pubblico locale prodotto dalla regione che ha tagliato il 35% delle risorse e della Provincia che ha tagliato 3 milioni e 600 mila euro, nominando, tra l’altro, una persona incapace di gestire il Cstp, non possiamo far altro che raccogliere la preoccupazione e il disagio di migliaia e migliaia di nostri concittadini. Solo noi, come Comune, siamo stati l’unico ente ad aumentare il contributo al Cstp. Siamo molto preoccupati perché siamo ormai prossimi alle riaperture delle scuole e questo, ovviamente, non farà altro che aumentare i già tanti disagi. Intendiamo tutelare studenti, pensionati, famiglie di fronte all’irresponsabilità dei nostri interlocutori". Il sindaco, poi, lancia un appello "a tutti i consiglieri regionali di Salerno, di tutti gli schieramenti politici affinché, rispetto al passato, ci seguano nell’ iniziativa di affrontare in maniera seria e concreta, la questione metropolitana. La prossima settimana, poi, invieremo alle Ferrovie dello Stato una bozza di accordo di programma per la gestione della rete metropolitana che è finita. Si tratta di un’opera costata lacrime e sangue ma che sta andando distrutta". Frattanto, però, secondo De Luca "in queste settimane che precederanno il nostro intento di avviare un affidamento diretto del trasporto e prima che ci siano alternative, nessuno potrà interrompere il servizio pubblico, anche se si tratta, come ora, di un servizio estremamente precario e insufficiente. Ci auguriamo che ci sia senso di responsabilità".