"Non ho avuto mai dubbi, e me ne guarderei bene, sulle competenze tecniche nel settore dei trasporti dell’assessore Vetrella: però non sottovaluti l’intelligenza altrui. Ci vuole una bel coraggio a giustificare gli ulteriori 20 milioni di euro riconosciuti all’Eav come fondi di investimento, omettendo, in male fede, di ricordare i 37 milioni di euro già erogati nel 2011 ed i 18 milioni di euro per il 2010 per la medesima finalità, oltre ai 10 milioni di euro riconosciuti per i 10 anni consecutivi come da Legge Regionale n. 01/2009, articolo 15". Lo sostiene il consigliere regionale Gennaro Mucciolo. "Diventa opportuno sottolineare che la Circumvesuviana, la Sepsa e la Metrocampania NordEst, tutte società appartenenti al gruppo EAV di proprietà regionale, hanno maturato nel corso di questi ultimi anni perdite di esercizio stimate intorno ai 500 milioni di euro, appostate nel bilancio della holding come crediti vantati nei confronti dell’Ente Regione. Nonostante ciò oltre al fatto che il servizio è stato ridotto del 40%, nei primi tre mesi del 2012 – si evidenzia – la salvaguardia del livello occupazionale, finalità nobile, può continuare a legittimare l’esistenza di un azienda in costante perdita irreversibile? Sommessamente, mi permetto di consigliare l’avvio delle procedure di liquidazione della società EAV S.R.L. con lo scopo di salvaguardare il servizio pubblico ed il personale, così come già ampiamente realizzato dal governo nazionale per la società Alitalia applicando la cosiddetta Legge Marzano che consente l’adozione di azioni per la risoluzione di situazioni di illiquidità non più gestibili". "Diversamente – sostiene Mucciolo – il CSTP è andato in crisi a seguito della riduzione delle risorse economiche pari ad 9 milioni operate dalla Regione nel corso dell’anno 2011 e dell’ulteriore taglio del 4,55% già previsto per l’anno 2012, senza trascurare la circostanza che, nel corso degli ultimi anni, l’Azienda si è dovuta, altresì, far carico suo malgrado del costo sociale legato al titolo di viaggio rientrante nell’applicazione dell’Unico Campania. Tengo a sottolineare che, nonostante tutto, l’anzidetta società continua ad assicurare i livelli occupazionali nonché ad erogare i servizi alla collettività. Non sottacendo le responsabilità pesanti della proprietà, non è possibile che un’azienda storica, che ha offerto e continua a garantire la mobilità per gran parte del territorio della provincia di Salerno, non meriti l’attenzione da parte del governo regionale che da subito potrebbe eliminare, per l’intero settore, il taglio delle risorse pari al 4,55% previsto per l’anno 2012, somme tra l’altro ampiamente confermate e non sottratte per l’esercizio del TPL su gomma, nei documenti contabili approvati dal Consiglio e dalla giunta regionale". "L’assessore Vetrella – sostiene Mucciolo – deve ricordare che la Regione Campania ha l’obbligo di finanziare i servizi minimi previsti per la mobilità dell’intero territorio regionale senza fare distinzione di proprietà. In antitesi, nel continuare a disporre le risorse, sotto forma di fondi per l’investimento, in favore delle società di sua proprietà, operanti tutte principalmente sul territorio della provincia di Napoli, sottrae, di fatto, le medesime risorse ai restanti territori regionali. Questa è una pratica che non può più continuare. Ha superato, oramai, ogni limite di sopportabilità".