Compravano auto nuove a rate in provincia di Oristano presentandosi con falsi documenti di identità, poi le rivendevano a prezzo stracciato a concessionarie della Campania. La truffa è stata scoperta dai Carabinieri del Comando provinciale di Oristano e i presunti responsabili sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa, ricettazione, falsità in atto pubblico, falsità in documenti di identificazione e contraffazione. Si tratta di tre uomini e una donna residenti a Napoli Ponticelli e Mugnano di Napoli. Remo di Paolo, 44 anni, Rosetta Renzi, di 45, e Francesco Incoronato, di 29, ora sono agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni, mentre per Vincenzo Savino, 41 anni, è scattato l’obbligo di dimora. I fatti risalgono alla primavera del 2011. L’inchiesta, scattata dopo la segnalazione di una delle concessionarie truffate, ha richiesto un complesso lavoro di indagine che ha permesso di raccogliere le prove necessarie per la firma dei provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari. Complessivamente, i militari del Reparto operativo hanno accertato otto casi di truffe andate a segno. Le auto, tutte di media cilindrata, una vola ritirate dalla concessionaria venivano subito trasferite nella Penisola per essere rivendute velocemente sotto costo. Sul registro degli indagati sono finiti anche diversi concessionari della Campania che ora dovranno rispondere di ricettazione. Secondo i carabinieri di Oristano, truffe analoghe sono state compiute anche nel resto della Sardegna e in diverse Regioni, in particolare in Toscana, Piemonte e Abruzzo. Le indagini ora puntano a individuare un eventuale livello superiore.

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