Che le indagini non fossero concluse era stato detto chiaramente e a più riprese: si sta rivelando un pozzo senza fondo il pentolone scoperchiato dalla Procura di Nocera Inferiore e dalla connessa sezione di Polizia giudiziaria dell’Arma nell’ambito dell’accertamento denominato “Mastrolindo”. All’alba di oggi nuove perquisizioni richieste ai carabinieri dal sostituto procuratore titolare del fascicolo, Roberto Lenza: militari impegnati 100 Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno collaborati da 40 Ispettori della Direzione Regionale e Provinciale dell’INPS. In tutto sono 31 le perquisizioni domiciliari e personali eseguite in varie località dell’Agro nocerino-sarnese nei confronti di: 16 Patronati;
4 Studi professionali di consulenza e commercialisti; 10 Ditte; 1 Funzionario dell’INPS di Nocera Inferiore. L’attività è volta ad acquisire gli ultimi riscontri, anche di natura documentale, su di una vasta organizzazione delinquenziale composta da imprenditori, consulenti del lavoro e patronati i quali mediante la creazione di aziende spesso inesistenti, hanno costituito migliaia “fittizi” rapporti di lavoro – principalmente nel settore del terziario – allo scopo di truffare l’INPS nelle indebite erogazioni previdenziali/assistenziali, quali indennità di disoccupazione, maternità e malattia. L’indagine ha permesso di individuare le fittizie aziende coinvolte nell’indagine che, benché sul piano amministrativo figurassero aver “regolarmente” assunto le maestranze, di fatto omettevano anche di versare i previsti contributi nelle casse dell’INPS. Dai precedenti segmenti investigativi emerse circa 9500 posizioni lavorative irregolari, 23 ditte fantasma, tredici persone finite agli arresti domiciliari, diciassette indagati e beni per sessanta milioni di euro sequestrati.
Michela Giordano