“La Provincia di Salerno si propone quale animatore del territorio per sfruttare al meglio le opportunità di crescita e di sviluppo offerte dal bando della Regione Campania,  pubblicato lunedì  3 dicembre,  che prevede un Plafound di 36 milioni per il Turismo e Beni culturali”. Lo dichiara l’assessore provinciale al Turismo, Costabile D’Agosto, commentando la notizia del bando sul la valorizzazione dei beni Unesco della regione Campania. L’avviso pubblico, che scadrà il 4 marzo prossimo, prevede finanziamenti per i Comuni, la Provincia e la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici. Una sistema di rete fra comuni, siti Unesco e privati in sinergia con tutte le eccellenze della  regione.  “Insieme al dirigente del settore, Ciro Castaldo, e il delegato provinciale Unesco, Claudio Pisapia- continua l’asssesore D’Agosto – in modo concreto con i Comuni di riferimento per assicurare la massima partecipazione al bando, in modo che ci sia una ricaduta seria per il turismo culturale nella nostra provincia, come conseguenza del lavoro svolto dall’Amministrazione Cirielli prima e Iannone poi, per la valorizzazione del brand Unesco in provincia di Salerno”.

I progetti, a valere sulla misura 1.9 del POR FESR, non potranno essere inferiori a 500 mila euro e non  superiori a 2 milioni e 500 mila euro, comprese le azioni di messa a sistema con indicazione della gestione per cinque anni del bene con la partecipazione anche dei privati.

“Tale intento – aggiunge – si giustifica anche in risposta alle dichiarazione del presidente dei gruppi Archeologici Italiani resa alla Borsa Mediterranea del turismo Archeologico di Paestum in merito al mancato inserimento di  San Pietro a Corte tra i siti Unesco del percorso dei Longobardi. Un progetto che si inserisce nelle numerose attività messe in campo dall’Amministrazione provinciale  di Salerno come l’adesione  all’Associazione Unesco Sud Italia, composta da 13 Provincie Unesco. La Provincia ha proposto, poi, una progetto sulla riqualificazione dei castelli e dei beni di pregio con la precipua volontà di sensibilizzare la Regione Campania a porre rimedio all’esclusione delle Province di Salerno, Caserta e Benevento, (Province che hanno aderito al nostro progetto) dai fondi POIN per i quali sono beneficiari solo Napoli e la Baia di Napoli. La progettualità messa in campo ha visto premiati gli sforzi fatti.  Nell’ultimo rapporto di Unioncamere la Regione Campania è in controtendenza rispetto al dato nazionale in quanto c’è un aumento delle visite del 2.7% per i siti Unesco ed in particolare Salerno spicca con circa il 10% in più rispetto all’arretramento di Napoli e Caserta”. “Il turismo da crociera – conclude – incentivato attraverso gli accordi messi in campo dalla Provincia con MSC e Royal Caribbian con la preziosa partecipazione dell’Ept e dell’Autorità Portuale,  ha determinato un flusso umano ed economico consistente per la città capoluogo e per i siti Unesco: quali la Costa D’Amalfi e il Parco del Cilento e Vallo del Diano. Su San Pietro a Corte, invece,  la Provincia  la Soprintendenza stanno cercando con il Comune di Salerno di raggiungere un intesa progettuale per riproporre la candidatura del sito seriale di tutte le chiese longobarde a Salerno e la passeggiata del Principe che dal Castello Arechi scende a San Pietro a Corte,   naturale capofila della cultura Longobarda in Italia”.

 

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