Tutti con Auteri. O quasi. La brutta sconfitta subita dai molossi contro la Paganese sembra aver intaccato il rapporto tra in trainer siciliano e una parte della tifoseria, non certo con il gruppo di calciatori e la società, loro hanno risposto no alla volontà di lasciare di Auteri. Ma il pubblico c’è rimasto male, troppo. Un 4 a 1 pesante non solo nei numeri, ma nell’anima, che ha lasciato un segno. Cosa manca a questa Nocerina per tornare quella di una volta? Non è un giocatore, non un nuovo allenatore, probabilmente un ingrediente che qualcuno, dai dirigenti ai tifosi, passando per tecnico e giocatori, ha dimenticato in un cassetto da un po’ di tempo a questa parte. Parliamo dell’umiltà. "Siamo stati presuntuosi, non abbiamo giocato da squadra. Ecco, questo manca a questo gruppo. Dobbiamo ritrovare il gusto del giocare insieme". Anche Auteri l’ha detto. Basta essere presuntuosi, basta guardarsi nello specchio e pensare di poter essere superiori solo per meriti acquisiti in passato. Il calcio è un mondo che dimentica in fretta, spazza vittorie così come sconfitte e guarda al presente non certo al passato e al futuro.Un futuro che non potrà non essere diverso anche sotto l’aspetto tattico. Auteri lo avrà capito definitivamente con la scoppola di domenica. Questa è una Nocerina che non sa giocare con il 3-4-3 e che va in confusione non appena vengono applicati dei cambi di modulo in corso d’opera. Serve più attenzione e concetrazione da parte dei calciatori, ma bisogna cominciare anche a liberare le vere caratteristiche di alcuni interpreti che non hanno nel dna il tipo di gioco che Auteri vuole. Far giocare la squadra in base al materiale umano che si ha disposizione. Non sono parole nostre, ma della maggior parte degli allenatori. Prendiamo Evacuo, per esempio. E’ un centravanti-carrarmato, uno che sfonda le porte, bisogna dargli la palla ai sedici metri, poi provvede lui. Non si possono pretendere dal bomber di Pompei tocchi di fino o gli uno-due stretti con i compagni di reparto. Nel 4-2-3-1 potrebbe avere maggiori opportunità per incidere, ma anche solo con Merino al suo fianco, con il peruviano ad inventare per Evacuo, non sarebbe male. Attenzione, non possiamo e non vogliamo sostituirci al tecnico, sia mai, ma guardando le ultime esibizioni della Nocerina, l’analisi tattica non può non essere questa. E non abbiamo parlato, volutamente, della difesa, che imbarca acqua da tutte le parti e che andrebbe maggiormente protetta. Tutti con Auteri. O quasi. Capitan Bruno lo ha ribadito ieri sera con un comunicato ufficiale. Ma nel calcio, si sa, solo i risultati positivi possono salvare capra e cavoli.