Un minuto di silenzio lungo cinque anni. Quelli che sono trascorsi da un tragico 6 giugno, non solo per la comunità di Pagani, ma per l’intero territorio dell’Agro Nocerino Sarnese, Una mattinata illuminata dal sole ma bagnata da una pioggia di lacrime per la perdita di un difensore dello Stato, della comunità. Marco Pittoni era un giovane carabiniere, arrivato nella città di S.Alfonso in punta di piedi, ma che stava guidando la Tenenza di Pagani a una serie di successi grazie ad attività operative di spessore. Ma Pittoni, da ragazzo semplice, aveva un senso della sicurezza dei cittadini che andava oltre la divisa. Per questo quella mattina del 6 giugno del 2008 non esitò a intervenire quando intravide volti terrorizzati nell’ufficio postale di Corso Ettore Padovano. Era lì per parlare proprio di nuovi progetti per la sicurezza territoriale con il dirigente delle Poste, si scagliò contro alcuni dei malviventi. Colluttazione fatale, un colpo di pistola, la corsa disperata verso l’ospedale, ma non ci fu niente da fare. Il tenente Pittoni aveva consumato tutte le sue energie in quella lotta contro il crimine e lasciò tutti senza parole, senza fiato. Alzi la mano chi non fu toccato emotivamente da quella vicenda, da quella morte per certi versi assurda, certamente arrivata per prestare soccorso alla gente comune, per essere al servizio dello Stato sempre e comunque. Pittoni nell’immaginario soprattutto dei più giovani che non hanno vissuto quei momenti drammatici, è l’eroe che si batte contro il male a mani nude, consapevole o inconsapevole dei rischi, ma comunque pronto a intervenire sempre per difendere i più deboli. Domani mattina, davanti all’ufficio postale di Pagani, gli attimi più tristi, il ricordo, la memoria di chi non è stato dimenticato.