Non è la prima volta che nella sale chirurgiche dell’ospedale di San Leonardo a Salerno c’è il sospetto che pinze chirurgiche vengano dimenticate nell’addome dei pazienti. Mentre sono in corso due inchieste per verificare se nell’addome della donna deceduta sabato scorso sia stata dimenticata una pinza, si ha notizia che nei giorni passati alcune neo mamme, sottoposte ad interventi di parto cesareo, sono state costrette ad esami radiologici. Soltanto dopo, e per un caso, si è scoperto che l’analisi radiografica era stata effettuata perché mancava dalla sala chirurgica una pinza e quindi c’era il sospetto che fosse stata dimenticata nell’addome di una di loro.

Lo strumento è stato poi trovato perché era stata riposto in un contenitore diverso per essere sterilizzato. La procedura era stata nascosta alle neo mamme. Era loro arrivata soltanto la disposizione di essere trasferite nel reparto di radiologia per un esame previsto dal protocollo. Una di loro, però, si è insospettita perché è inusuale sottoporre ai raggi x donne che hanno appena partorito e che, per di più allattano. Si è quindi rivolta al suo ginecologo di fiducia che ha chiesto informazioni al dirigente facente funzione della divisione di ginecologia e ostetricia del San Leonardo. Si è  scoperto così il reale motivo dell’indagine radiografica. La vicenda non è finita. Perché il ginecologo della donna, dopo aver inviato una nota al direttore generale dell’azienda ospedaliera è stato ricevuto proprio da Elvira Lenzi che ha predisposto un’indagine interna per verificare se si ci sono responsabilità da parte dei sanitari e del primario.

Intanto sulla donna deceduta sabato scorso si è in attesa dei risultati delle due inchieste, una della magistratura, l’altra amministrativa. E da un primo referto diagnostico sembra che nell’addome dell’anziana ci sia un corpo estraneo.    

 

 

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