Ha lottato per la legalità, ha combattuto la criminalità organizzata dando tutto se stesso, ha onorato l’arma dei carabinieri con una professionalità indiscussa. Dopo 42 anni di servizio, il Brigadiere Capo Salvatore D’Uva, con specializzazione in guardia del corpo e addestramento ai servizi di protezione, ottiene la meritata pensione. Il sottufficiale, originario di Maiori, ha iniziato la sua carriera a Roma nel 1976, nella II Compagnia della Scuola Allievi Carabinieri.  Nel 1977 arriva la sua prima destinazione, presso la Stazione dei Carabinieri di Caposele e, successivamente, tra le Stazioni di Roma, Nocera Inferiore, Amalfi e Salerno, al servizio del Nucleo Tribunali dove si è congedato proprio il giorno del suo 60esimo compleanno. Nel 2000 è stato insignito della Croce Commemorativa di Pace in Bosnia e della medaglia Nato per le attività svolte nella ex Jugoslavia, nel 2011 gli è stata conferita l’onoreficenza al merito di cavaliere della Repubblica Italiana  dal presidente Napolitano. A Nocera Inferiore, negli anni ’90, quando al comando della compagnia c’era il tenente Mari, ha dato un suo prezioso contributo con operazioni tese a contrastare la criminalità organizzata. Arresti, conflitti a fuoco a Pagani e Nocera Superiore, blitz, per sgominare camorristi della Nuova Famiglia e della NCO: lui c’era. Ha fatto parte della squadra anche quando al nucleo operativo c’era il capitano Gennaro Niglio. E’ stato carabiniere scelto ed al fianco di alcuni tra i migliori pm del salernitano e non solo. Dal 2009 al 2014 è stato capo scorta del procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e dal 2014 al 2 luglio 2018  del procuratore di Salerno. Ora la meritata pensione. 

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