Un’unione dei comuni per superare i consorzi di bacino. Gioca d’anticipo il sindaco di sant’egidio monte albino nunzio carpentieri che ha convocato un’apposita seduta di consiglio comunale per approvare l’atto costitutivo e lo statuto dello strumento gestionale dei rifiuti solidi urbani, che si chiamera’  “Terre dell’agro”. Contestualmente il parlamentino cittadino procederà alla revoca della delibera consiliare di adesione al consorzio di bacino. Un modo questo per evitare di impaludarsi al momento dello scioglimento di fatto dei consorzi che da tempo sono commissariati ed ormai al collasso. E’ di ieri infatti l’ennesima minaccia del commissario del bacino salerno uno fabio siani di sospendere nuovamente il servizio di raccolta in tutti i comuni a seguito delle inadempienze economiche degli stessi , non potendo il consorzio piu’ far fronte al pagamento del carburante. Da un lato gli enti che  non pagano o pagano con notevoli ritardi le spettanze mensili, dall’altra il default economico del consorzio che non ha piu’ soldi per fronteggiare la situazione debitoria che ha anche nei confronti degli istituti di credito che hanno dato un ultimatum a rientrare di 400mila euro di anticipazione di cassa.

l’attuale commissario Siani ha passato la patata bollente attende ora che i rappresentanti dei comuni aderenti al consorzio diffidandoli. “ In caso di mancato riscontro –ha scritto in una nota ufficiale ai comuni e confermato telefonicamente staamane il commissario liquidatore  – saro’ impossibilitato a procedere a qualsivoglia pagamento (dagli stipendi alle imposte) con il concretizzarsi di un drammatico scenario di criticità sanitaria. Siani aveva preannunciato la sospensione del servizio di raccolta rifiuti in tutti i comuni come diretta conseguenza del blocco di erogazione del carburante agli automezzi.  Da parte loro pero’ alcuni comuni rivendicano il regolare pagamento mensile. Il comune piu’ grande Pagani sostiene di aver adempiuto alle spettanze del mese di marzo cosi’ come in base ai recenti accordi con la triade commissariale e che ammontano a 250 mila euro. Nessuna novità invece per il debito accumulato negli anni da Palazzo S.Carlo che ammonta a circa 11 milioni di euro. L’unica via d’uscita potrebbe essere solo lo scioglimento immediato del consorzio con soluzioni alternative.   

Intanto un incontro informale stasera tra i sindaci dell’agro per decidere le sorti delle società partecipate che comunque in relazione ad una legge regionale dovranno essere soppresse . I primi cittadini dell’agro si incontreranno per discutere le modalità da mettere in campo per fronteggiare i vari servizi e le competenze detenute dalle società miste dei vari comuni e infracomunali . Tra queste il patto territoriale, il piano di zona ed agroinvest.  

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