Una riflessione profonda attraversa l’Italia in questo periodo. Stiamo vivendo un
momento importante per la vita del Paese, che dovrà decidere quali saranno le sue vesti
per i prossimi cinque anni. Una riflessione che investe anche il mondo cattolico,
chiamato ad avere uno sguardo universale, che rivela i valori del cristianesimo e che ad
essi si affida, perché ogni credente è anche cittadino.
Il Cardinale Gualtiero Bassetti, nella Prolusione all’ultimo Consiglio Permanente della
Conferenza episcopale italiana, ci ricorda che «la Chiesa non è un partito e non stringe
accordi con alcun soggetto politico», ma nel contempo ci esorta a «partecipare alle urne
con senso di responsabilità nei confronti della comunità nazionale».
Compito importante di tutti i candidati sarebbe quello di interrogarsi sulla natura della
chiamata in politica: «Una vocazione, una missione e non un trampolino di lancio verso il
potere» (Card. Bassetti).
È un impegno profondo per i tanti cattolici che si interessano alla politica e che non
devono rinunciare ai valori del cristianesimo.
Un impegno che deve manifestarsi mettendo ai primi punti di tutte le agende l’attenzione
per il prossimo e per il creato; intenzioni che si traducano in politiche di welfare,
ambientali ed economiche, per ritornare a scegliere il bene.
Il nostro linguaggio politico, a volte, può sembrare diverso, ma a fare la differenza è il
punto di vista e l’approccio alla realtà e all’umanità. Ogni persona impegnata in politica
può e deve essere testimone di una Carità attenta all’Uomo e ad ogni uomo.
Non possiamo non guardare alla nostra terra: ricca, fertile e pur tanto bistrattata. L’Agro
ha bisogno di un solo aggettivo: FE-CON-DO. Una terra felice, con linee di azione
condivise, perché diventi un dono per la comunità.
La Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali, alla luce del percorso di Esercizi
spirituali sul tema Storie di famiglia. Leggiamo il libro di Tobia con il Vescovo, ha pensato
di offrire un decalogo. È una sorta di vademecum per i candidati affinché, sulle orme dei
grandi testimoni della polis, ridiano valore e spessore alla vocazione politica che è e deve
rimanere un servizio all’Uomo, al territorio e al bene comune.
AMBIENTE
Politiche mirate ad incentivare il ciclo virtuoso dei rifiuti, a sostenere la difesa del
suolo, a contribuire al disinquinamento dei fiumi.
ANZIANI
Welfare attento ai nuovi bisogni della terza età, che tenga conto dell’innalzamento
dell’età media della società, che accompagni con dignità questa fase della vita per un
incontro proficuo tra le generazioni.
BELLEZZA Recupero delle aree di interesse storico-artistico, abbandonate o non debitamente
valorizzate, per una spinta al settore turistico e culturale.
CITTADINANZA
La politica metta i cittadini nella condizione di «superare ogni motivo di sfiducia e
di disaffezione per partecipare» attivamente alla vita della comunità, attraverso veri
testimoni che abbiano vocazione politica.
FAMIGLIA
Sostegno alla vita nascente, accesso garantito ai servizi per l’infanzia, agevolazioni
fiscali alle famiglie.
GIOVANI
Programmare percorsi di formazione, di qualificazione e specializzazione; garantire
l’accesso alla cultura e la sua fruizione (musei, teatri, biblioteche), valorizzare gli spazi
pubblici di aggregazione.
LAVORO
Sviluppare le utenze del comparto industriale e incentivare le imprese, tenendo
conto della vocazione agroalimentare del territorio; rilanciare la risorsa agricola per
promuovere l’occupazione; contrastare lo sfruttamento e il lavoro nero.
LEGALITÀ
Lotta alla ludopatia e alle altre forme di dipendenza; trasparenza politica e
amministrativa; aggressione ai patrimoni criminali e riutilizzo dei beni confiscati.
PERIFERIE UMANE
Politiche di supporto alle nuove e vecchie povertà; attivare processi di integrazione
e incontro tra le diverse culture.
SANITÀ
Stop al depotenziamento degli ospedali. Sì a nuove e urgenti immissioni di giovani
operatori al servizio della salute per servire la vita e la sua qualità.
Nota a firma della Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali