Continua l’intervento di messa in sicurezza della SP 2 in prossimità del valico di Chiunzi. E’ in corso la posa in opera delle reti superficiali nel mentre vengono espletate le procedure per l’affidamento dei lavori di realizzazione  della barriera  paramassi. 

“L’attività congiunta dell’Amministrazione Provinciale  e della Regione Campania   mantiene le caratteristiche  di efficienza e rapidità che l’hanno fin qui contraddistinta unitamente alla esatta valutazione dei rischi e dei pericoli incombenti sulla viabilità provinciale”.Lo dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici, Marcello Feola.
“Sono stati conseguiti risultati tangibili – continua – in tempi brevissimi, se rapportati alle difficoltà tecniche, orografiche ed operative, proprie di una problematica complessa qual è la messa in sicurezza dei costoni di roccia esistenti nel territorio del valico di Chiunzi e nell’intera Costiera Amalfitana”.
“In solo 40 giorni – aggiunge- si è provveduto al rilievo dei luoghi e delle criticità, all’analisi  dei risultati e delle problematiche; all’individuazione e progettazione  delle soluzioni tecniche, al reperimento dei fondi, all’acquisizione dei pareri in conferenza di servizi ed alla esecuzione dei lavori necessari per garantire il sicuro utilizzo, anche se parziale, della strada provinciale SP 2. Questa è l’azione di una P.A. efficiente ed efficace”.
“Spiace – puntualizza-  dover constatare come tali fatti oggettivi non siano stati rilevati né, tantomeno, sia stata sottolineata la natura dolosa degli incendi che sono all’origine della chiusura al traffico della SP 2. È stata svolta una doverosa e responsabile azione di tutela della pubblica e privata incolumità e della sicurezza dei cittadini, per una volta preventiva, scongiurando eventi luttuosi che azioni delinquenziali avevano reso possibili. Questo significa tenere in debito conto il diritto alla sicurezza dei cittadini al di là degli ipocriti rituali che seguono ogni disgrazia”.
“Visti i danni materiali – conclude –  ed i disagi per i cittadini si auspica, da parte delle Autorità preposte, l’avvio di un’azione tesa ad individuare le responsabilità degli atti dolosi soprattutto se  questi ultimi dovessero trovare origine sullo stesso territorio nel qual caso, sicuramente, gli stessi cittadini e le autorità locali potrebbero dare il loro civile contributo alle doverose indagini”.
 
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