Le sezioni riunite della Corte di Giustizia della Federcalcio hanno accolto il ricorso della Procura Federale avverso il proscioglimento dell’ex portiere della Nocerina, Alfonso De Lucia da parte della Commissione Disciplinare l’11 aprile scorso, seguito al deferimento per presunta violazione dell’art. 1 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, in relazione all’articolo 30 comma 2 dello Statuto Figc. De Lucia è stato punito con la squalifica per 6 mesi e un’ammenda di 10mila euro.AIl deferimento della Procura Federale, datato 11 marzo 2013, si riferisce ad una denuncia della società Livorno Calcio, nella persona del presidente Aldo Spinelli, datata 6 agosto 2012. Il club labronico aveva denunciato la violazione della clausola compromissoria da parte di De Lucia, che aveva sporto querela penale nei confronti del presidente Spinelli alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, senza la prevista autorizzazione della Federcalcio. A gennaio del 2012, De Lucia aveva presentato alla Figc regolare richiesta di autorizzazione ad adire le vie della giustizia ordinaria, per fatti risalenti al dicembre del 2011. Il calciatore, in sede dibattimentale davanti alla Commissione Disciplinare, aveva negato di aver ricevuto presso il suo domicilio la comunicazione di diniego che la Figc aveva prodotto il 21 marzo 2012, proseguendo dunque l’iter davanti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola. La Disciplinare aveva prosciolto da ogni addebito Alfonso De Lucia, in primis perché non c’è prova che il calciatore abbia ricevuto la comunicazione del diniego federale. In secondo luogo, la Disciplinare aveva dichiarato che l’ordinamento sportivo non assicura tutela ai tesserati in caso di fatti perseguibili in sede penale che, dunque, evitando una violazione dei diritti costituzionali, il comportamento assunto da De Lucia non era da ritenersi in contrasto con la normativa federale. La Corte di Giustizia Federale, invece, ha ribaltato la sentenza del precedente grado di giudizio, accogliendo il ricorso della Procura Federale e, di fatto, riconoscendo a De Lucia la colpa di aver violato la clausola compromissoria, pur di fronte ad un evidente e certificato diniego di adire le vie della giustizia ordinaria imposto dalla Federcalcio.

Fonte www.zero-zero.it

 

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