In vita ha condotto un’esistenza semplice, solitaria e con poche spese, in casa si scaldava con una stufa a legna. A Buia (Udine), dove viveva ormai da tempo, tutti credevano che Fioravante Avella, di 85 anni, originario della provincia di Salerno, fosse molto povero. Invece possedeva un tesoro, forse addirittura milioni di euro. Lo si è scoperto alla sua morte, il 7 febbraio scorso, quando alcuni parenti sono giunti dal salernitano con tanto di testamento olografo; documento contestato da un altro gruppo di parenti arrivato dalla stessa provincia. La vicenda è diventata un caso giudiziario e ciascuna parte si è fatta rappresentare da un legale. Le chiavi di casa, originariamente in possesso della polizia locale, sono state sequestrate dalla Procura di Tolmezzo che ha aperto un fascicolo, già trasmesso alla Procura di Salerno dove sarebbe stato pubblicato l’atto con le ultime volontà del defunto.