Sepsi meningococcica causata da una meningite di ceppo B. Questo il responso che gli infettivologi del “Cotugno” di Napoli hanno comunicato all’Asl Salerno nella serata di ieri, al termine di una giornata di strazio e dolore per la morte di un bambino di 2 anni avvenuta a Sarno. Il corpicino è da ieri mattina nell’obitorio del Martiri del villa malta, ospedale al quale i genitori del piccolo si sono rivolti come estremo tentativo per tenere in vita il figlioletto.
Quando papà e mamma, originari e residenti nella cittadina dell’Agro nocerino-sarnese, in via Abignente, lo hanno portato al pronto soccorso di via Sarno-striano, intorno alle 6.30, era già in condizioni critiche e sembra irreversibili. È morto un’ora dopo, dopo numerosi tentativi di tenerlo in vita.
Che si trattasse della forma più grave di meningite conosciuta dai sanitari era abbastanza chiaro già nella mattinata di ieri, un segno le macchie presenti su tutto il corpo. I medici del presidio dell’Azienda dei Colli, struttura di riferimento regionale per le malattie infettive, lo hanno solo confermato.
Il dipartimento aziendale di prevenzione, diretto dalla dottoressa annalisa caiazzo, ha disposto la profilassi nelle strutture che hanno visitato il bambino, ma anche a livello territoriale, attraverso i pediatri di libera scelta. Tutti coloro che sono entrati in contatto con il piccolo sono stati sottoposti a terapia, per l’Asl l’iter è concluso.
L’epilogo del dramma ieri mattina, dopo ore di grande concitazione passate in giro per gli ospedali dell’Agro. Lunedì sera un primo passaggio al Martiri del Villa Malta, poi a Nocera Inferiore. Visitato dai pediatri dell’Umberto I, precisano da viale San Francesco, i genitori hanno rifiutato il ricovero firmando le dimissioni.
La situazione è ulteriormente precipitata con l’ultima corsa al pronto soccorso di Sarno, ieri mattina. Tutto inutile. I carabinieri di Sarno, diretti da comandante Tony Vitale, hanno aperto un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Anna Chiara Fasano.